Di A. Pezzella e A. P. D’Angiolella
A seguito dei due anni in cui siamo stati fermi a causa della situazione sanitaria che ci ha colpiti improvvisamente, finalmente è ripresa la didattica in presenza e, insieme a questa, anche il Cross Medial. In occasione di ciò e della fine del trimestre abbiamo deciso di intervistare il vicepreside Luca Ferri che ha espresso chiaramente una sua considerazione rispetto a quest’inizio anno scolastico e ha augurato un sereno Natale e buon anno nuovo a tutti gli studenti del Liceo scientifico Enrico Fermi.
Siamo giunti alla fine del primo trimestre di quest’anno scolastico, qual è il suo bilancio?
Quest’anno è stato molto importante, ha segnato la ripresa della didattica in presenza dopo ben due anni che hanno messo a dura prova sia i docenti che gli alunni. Sono orgoglioso del fatto che nonostante i mille problemi e le mille difficoltà, tutto il personale scolastico e il corpo docenti, con la collaborazione della nostra dirigente scolastica Adriana Mincione, abbia rimboccato le maniche per provare a tornare ad una sorta di normalità che tanto cercavamo. Possiamo ritenerci tutti ancora più fieri di esserci riusciti. Oltre ai problemi legati alla situazione sanitaria, abbiamo dovuto far fronte alla mancanza di aule e ancora una volta abbiamo risolto un problema attuando i doppi turni, rivelatasi essere la scelta più appropriata.
Cosa augura per Natale ai suoi studenti?
Per questo Natale auguro che sia un momento di serenità ma anche di riflessione e di raccogliere le forze per cominciare il nuovo anno con grinta e voglia di mettersi in gioco. Nonostante la DAD e i mancati contatti umani sono sicuro che rimarrà un bel ricordo della scuola e di questi anni ai nostri giovani, che so essere estremamente importanti per la loro crescita futura. Ad ogni modo, siamo spiacenti se non tutto è stato come avrebbero voluto, ma voglio sappiano che abbiamo fatto del nostro meglio, e continueremo a farlo per il bene dei nostri alunni e di tutti noi.
Cosa augura ai suoi studenti in vista del nuovo anno?
In un momento storico come questo, la cosa più naturale che riesco ad augurare ai miei studenti è di poter tornare al più presto alla normalità riprendendo in mano la propria vita. I ragazzi della loro età hanno subito un forte trauma e noi, in qualità di insegnanti di vita, abbiamo e continueremo a fare del nostro meglio per aiutarli ad accettare e affrontare questa realtà paradossale. Inoltre auguro ai nostri studenti di poter guardare al futuro con la stessa luce negli occhi che ricordo di aver avuto quando ero un ragazzo come loro, nonostante tutto questo possa avergli tarpato le ali. Sono certo che i nostri insegnanti siano stati in grado di indirizzarli e sorreggerli in questo momento in cui molte delle loro certezze sono crollate.