Sanremo è pink.
Quasi fosse una sfumatura delle amarene che stanno dentro la celebre Torta polacca con cui il Pink House Cafè di Aversa ha già conquistato il Festival di Sanremo.
Dopo vari tentativi poco fortunati al telefono, siamo andate direttamente in pasticceria per farci raccontare di persona come sono riusciti a farsi scegliere tra i prodotti che stanno allietando artisti e organizzatori di questa 74^ edizione.
È tutto rosa, quando si entra. Fortissima la voglia di assaggiare subito il dolce per eccellenza della nostra città, ma prima il dovere. Quando ci fanno accomodare per parlare con la Responsabile di tutta l’attività di pasticceria, siamo già pronte con le domande. Tutti la chiamano “la nostra Anna”.
Partiamo dalla curiosità più grande: come si fa a essere selezionati come partner e fornitori di Sanremo?
Uno chef ha selezionato alcuni prodotti del territorio e siamo rientrati anche noi nella sua scelta, un grande orgoglio. Per noi è prioritario lavorare su prodotti di altissima qualità e stare in prima linea su tutto, cercando di portarli il più possibile al di fuori della città e della regione. Vogliamo crescere e far crescere la cultura del buon cibo.
Per chi non conosce il dolce, vogliamo dire com’è fatto?
La Polacca è un dolce composto da pasta brioche minimamente sfogliata e ripiena di crema pasticciera e amarene. È una tradizione antica il cui nome è dovuto a una leggenda: quella della principessa Casimira, di origine polacca appunto, che venne in visita nell’Aversa medievale portando con sé un dolce per gli abitanti. Il suo dolce fece così tanto scalpore che ancora oggi è famoso in tutta la Campania. È a lei che dobbiamo il nome e le origini.
Ci aiuti a capire meglio cosa vuol dire portare la Torta Polacca a Sanremo: chi la mangia e dove?
Sono occasioni davvero importanti perché vengono organizzati appositi buffet dedicati agli ospiti del Festival, occasioni piacevoli di conoscenza e di scoperta. Per noi e per Aversa vuol dire accedere a occasioni di alto livello e Il salotto delle celebrità di Sanremo lo è senz’altro.
Quando si parla di mestieri come il vostro, si intuisce il grande impegno legato anche agli orari di lavoro e alla dedizione richiesta: ci sono ancora giovani interessati a farlo?
Il nostro settore, per quanto possa essere impegnativo, attira ancora molti ragazzi. La maggior parte dei nostri pasticcieri è under 30: pur essendo giovani e portando innovazione ai nostri dolci, la tradizione resta per noi la regola numero uno in cucina.
L’ultima domanda è la più curiosa e ironica. Tutte le pasticcerie aversane rivendicano la propria polacca come la migliore, come se ne esce?
Per noi l’importante non è «chi fa la polacca migliore» ma che la polacca sia conosciuta e non tanto per la popolarità del bar o della pasticceria ma per il suo valore, per la sua storia nel nostro territorio. Ognuno ha gusti diversi e preferenze diverse, ciò che conta è che si conosca la provenienza della Torta Polacca che è il dolce di una città intera, non di un singolo produttore.
Poi sì che ce la siamo gustata la Torta Polacca.
Intervista a cura di: Monica Della Volpe, Vivian Pedata, Enza Della Gatta, Carla Pascale, Francesca Luongo.