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I PERICOLI DEL WEB: EDUCAZIONE ALL’UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK

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Gli studenti del Fermi hanno assistito ad uno spettacolo teatrale sul cyberbullismo

Di C. Sarmiento e A. Menditto

Quanto è importante formare i ragazzi sui pericoli nascosti dei social network, che ormai occupano il 90% delle loro vite? I Social vengono utilizzati da ragazzi di ogni età, e non solo: da anni ormai anche gli adulti si iscrivono a queste piattaforme. Ma la situazione è davvero innocente come può sembrare? Molte volte si è sentito al telegiornale di ragazzini che hanno preferito la morte piuttosto che continuare a sopportare gli insulti scritti da non si sa chi, eppure questi insulti hanno fatto male, più di quanto possa fare uno schiaffo. Proprio per questo motivo, giovedì 21 novembre si è tenuto al Teatro Cimarosa lo spettacolo teatrale “Educazione all’utilizzo dei social network; l’inganno della rete”, diretto dall’attore e regista napoletano Danilo Autero. A questo incontro hanno partecipato alcune classi prime del Liceo. “Il problema del cyberbullismo è sotto gli occhi di tutti e il nostro intento era quello di sollecitare negli studenti la riflessione su un uso, spesso distorto, che essi fanno dei social media”. A dire queste parole è la prof.ssa Anna Grazia Rambone, una delle accompagnatrici e docente dell’alternanza Giuridico-Economica. La prof.ssa continua poi rivelando che questo evento è stato organizzato nell’ambito delle attività di Educazione alla cittadinanza, materia che sarà da quest’anno introdotta come sperimentazione in alcune classi prime e seconde. “Non bisogna mai abbassare la guardia sul fenomeno – continua Rambone – perché, purtroppo, gli studenti più piccoli, nativi digitali, hanno difficoltà a differenziare che ciò che è virtuale da ciò che è reale”. Una delle ragazze che ha partecipato a quest’uscita è Serena Mazzarella, 1 I, la quale ha spiegato che, una volta giunti a Teatro, hanno assistito ad uno spettacolo che ha messo in scena la storia di una ragazza che si trasferisce in una città nuova e che poco dopo viene derisa sui social da persone che arrivano ad inventare cose palesemente false solo per farla apparire per quello che non è. Da qui la decisione della ragazza di togliersi la vita, che però viene fermata dal padre. Questa può sembrare solo una piccola storiella, eppure Serena ci racconta che questi tormenti sono stati vissuti realmente da una ragazza, che però nella vita reale non è stata fermata da nessuno nel compiere quest’atto estremo. “Io credo assolutamente che ogni cosa che riguardi questo argomento sia sempre utile, perché ci aiuta a non commettere l’errore di essere bulli” racconta Maria Ottico, 1 N, un’altra ragazza che giovedì mattina era al Teatro. Maria continua rivelando che l’obiettivo di questo evento è stato proprio quello di fermare questo comportamento dei giovani verso altri giovani. Insomma, non si tratta di un argomento semplice, eppure questo spettacolo è riuscito ad entrare nel cuore di tutti lasciando qualcosa. Molte volte, troppe, si è sentito parlare di ragazzi che hanno preso la decisione di andare via per sempre, lasciare tutti, anche la propria famiglia, ma soprattutto lasciare quelle persone che hanno causato in loro così tanto dolore. “Spero ora siate felici”, “L’ho fatto, mi sono uccisa come mi hai consigliato tu”, “Lo faccio perché per me vivere è peggio che morire”, queste sono solo poche frasi che queste povere vittime lasciano ai propri cari, che forse non si erano mai resi conto di niente. Bisogna insegnare ai ragazzi di oggi che non si deve giudicare o insultare una persona che non si conosce affatto perchè quelle parole, che possono sembrare così deboli, fanno invece tanto male. I Social ci aiutano in tante cose, come essere in contatto con persone lontane, ma hanno dato vita alla forma di violenza più atroce che esista: “Il cyberbullismo”.