Home Lab Giornalismo “COMA”: VI PRESENTIAMO IL NONNO DI “PAROLA AL FERMI”

“COMA”: VI PRESENTIAMO IL NONNO DI “PAROLA AL FERMI”

4876
15

Il giornale del Liceo Fermi del 1994

di I. Quagliariello, M. De Lucia e S. Molitierno

“Parola al Fermi”, giornale online del Liceo, nasce nel 2017 dall’esigenza di condividere con gli studenti la vita della comunità scolastica. Ma vi siete mai chiesti se qualcuno, prima di noi, ci avesse già pensato? Vi siete domandati se anche gli “ex-Fermini” sentissero il bisogno di comunicare a tutti ciò che succedeva all’interno del loro Istituto? Esisteva, quindi, un giornale del liceo anche anni fa? La risposta è sì! Stiamo parlando di “COMA”, giornale cartaceo del nostro Liceo nato nel 1994 e concluso un paio d’anni dopo. L’idea era quella di coinvolgere gli studenti nel proprio ambiente scolastico spingendoli a diventare parte attiva della comunità. Il Progetto era infatti ben diverso da quello odierno soprattutto perchè era completamente gestito dagli studenti, che non erano monitorati da insegnanti né finanziati dalla scuola. COMA era quindi in tutto e per tutto il giornale degli studenti, un potente mezzo di comunicazione e divulgazione delle notizie. Fra queste vi erano da un lato quelle più celebrative riguardanti, ad esempio, eventi, gare e attività svolte all’interno dell’Istituto mentre dall’altro vi erano notizie bollenti che tendevano a denunciare tutto ciò che nella scuola, invece, non funzionava. Gli studenti desideravano da tempo, infatti, la libertà di esprimere la loro opinione su tutto ciò che non ritenevano giusto o adeguato e la libertà di provare almeno a cambiare le cose. Quest’agognata libertà fu raggiunta grazie a COMA per il quale, inoltre, chiunque poteva scrivere. Gli articoli venivano poi analizzati dai redattori del giornale, i quali decidevano se fosse opportuno inserirli nell’edizione seguente. Edizioni che, poiché il giornale era finanziato solo e soltanto dagli studenti, non potevano essere pubblicate periodicamente. O almeno all’inizio: fortunatamente, infatti, man mano che si andava avanti, il giornale acquisiva sempre più successo. Chiunque nel Liceo chiedeva informazioni sull’uscita delle nuove edizioni: gli insegnanti cominciavano a prendere sul serio l’iniziativa e i lettori erano sempre più numerosi. Ciò ha portato molte persone a supportare economicamente il Progetto che ha assunto sempre più importanza. Ovviamente col passare del tempo la struttura di COMA è cambiata, così come gli alunni coinvolti. All’inizio, infatti, gli argomenti trattati riguardavano in primo luogo la vita del Liceo. Successivamente si sono inseriti articoli sulla storia di Aversa e, ancora, la cosiddetta “Hot Box”, che più piaceva ai ragazzi: era una parte del giornale dedicata a tutti i messaggi, anonimi e non, che gli studenti desideravano inviare ai propri compagni. I messaggi, ovviamente, venivano selezionati, in modo tale da eliminare tutti i commenti offensivi o inappropriati qualora ci fossero stati: lo scopo del giornale era quello di far riflettere attraverso la risata e di certo non si volevano creare situazioni scomode. Ad ogni edizione, poi, veniva eletto il ragazzo o la ragazza del mese, che, dopo essere stato scelto dagli studenti, forniva un’esaustiva intervista al giornale. Dalla quarta edizione in poi è stato inaugurato l’angolo poesie, tramite il quale gli studenti potevano pubblicare i loro scritti. Gli articoli venivano solitamente accompagnati da foto o vignette. Il tutto veniva poi impaginato dai ragazzi coinvolti e stampato in quantità variabili, in base ai fondi arrivati quel mese. Il Progetto era quindi frutto di grande impegno ricavato dall’incredibile determinazione e inimmaginabile forza di volontà degli adolescenti che vivevano la scuola al tempo. Ragazzi come noi che da una piccola passione, mescolata a tanta voglia di farsi sentire, hanno dato vita ad un Progetto più grande di quanto si aspettassero. Un Progetto unico composto da persone rare, che merita assolutamente di essere ricordato.