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L’emozione degli studenti-attori: “Recitare in ‘Deadly Love’ ci ha insegnato a riflettere”

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di Vivian Pedata

Il progetto “Legalità in Corto” ha avuto un impatto sul pubblico notevole. Dopo la visione in anteprima del cortometraggio “Deadly Love”, proiettato nell’atrio del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa, abbiamo ascoltato le dichiarazioni dei protagonisti e di alcuni ospiti presenti all’evento.

Emozionati gli studenti attori che hanno preso parte al lavoro cinematografico. Le parti principali sono toccate a Martina Diana, che ha interpretato Giulia, e Donato Di Gennaro, che ha interpretato il ruolo del fidanzato violento.   

“Quest’esperienza per me è stata molto profonda e mi sono emozionata molto – ha dichiarato a caldo la studentessa Diana –. Interpretare Giulia mi ha fatto entrare in una storia tragica e purtroppo reale che lascia un segno indelebile nella nostra società. Nelle vesti di questo personaggio ho provato emozioni contrastanti: da un lato la paura e l’impotenza di una donna bloccata in una dinamica di violenza, dall’altro lato ho sentito una grande responsabilità nel dare voce a quelle numerose donne che hanno vissuto momenti terribili e che non vanno mai dimenticate. Recitare questo ruolo mi ha insegnato a riflettere, a capire quali sono i segnali di una relazione tossica che spesso vengono ignorati e spero in un futuro, nel caso qualcuno dovesse trovarsi di fronte a una situazione del genere, che venga aiutato a trovare una via d’uscita prima che sia troppo tardi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda lo studente Di Gennaro. “Per me questo non è stato solo un cortometraggio – ha detto – ma una finestra che apre a delle riflessioni sul mondo e su tutto ciò che ci circonda. La cosa difficile e più triste per me è stato pensare e scrivere i messaggi, cercando di provare a pensare come Filippo Turetta”.  

Il presidente del Comitato regionale di Unicef, Emilia Narciso, ha sottolineato nel suo breve intervento: “Non occorre parlare tanto, piuttosto bisogna ascoltare. La scuola è l’unico posto dove funzionano i rapporti umani, dove ogni giorno si costruisce il futuro ed ecco perché sono veramente felice di essere qui. Grazie, perché in un momento in cui noi adulti siamo disorientati, voi studenti ci indicate la strada, e ci insegnate ad orientarci”.

Infine, la psicologa Isabella Continisio, che ha collaborato con il Liceo Fermi dando corpo a un progetto sulla “Gentilezza”, ha espresso il suo parere sulle interazioni tra i giovani di oggi. “I ragazzi – ha affermato – sono sempre più distanti, fugaci, distratti dai telefonini e dalle nuove tecnologie. Il compito di noi adulti è quello di dare loro gli stimoli giusti, indirizzandoli verso quelli che sono i valori pregnanti del vivere civile. Al termine del progetto qui al Liceo Fermi posso dire di essere molto soddisfatta, poiché la risposta c’è stata ed è stata molto forte. È un piacere lavorare con studenti così motivati e ben indirizzati dalla scuola”.