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NUOTO PERCHÈ NON SO VOLARE

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Potenziamento e recupero delle abilità natatorie: iniziato il PON al Fermi

di F. Fusco, A. Verde e S. Marrandino

Quest’anno le attività proposte dalla nostra scuola sono molteplici e interessanti: le ultime novità riguardano i PON – Programmi Operativi Nazionali – del Ministero dell’istruzione, finanziati dai fondi strutturali Europei. Tra i PON che il liceo Enrico Fermi offre c’è “Nuoto perché non so volare”, progetto ideato per coloro che sono intenzionati a potenziare le abilità già acquisite, ma anche per chi parte da zero e ha bisogno di imparare i concetti basilari della disciplina del nuoto. È iniziato Venerdì 23 Marzo, quando i ventisei ragazzi iscritti si sono recati al complesso polisportivo H2O di Aversa. Lì, accompagnati dal professore di Scienze Motorie e Sportive Stefano Ciardulli, vengono accolti e seguiti dall’istruttore Salvatore Romaniello ogni venerdì mattina, dalle ore 10:00 alle ore 12:30. Quest’opportunità è riservata agli studenti di classi che ruotano il venerdì e che hanno esibito il cardiogramma e il certificato medico (per attività non agonistica). Durante gli incontri c’è chi impara a galleggiare e a respirare sott’acqua e chi, invece, esercita le proprie abilità natatorie, potenziandole. L’obiettivo dei PON è dare la possibilità agli alunni di praticare un’attività sportiva diversa da quelle comunemente praticate a scuola. Per specializzare un ragazzo ci vorrebbero molto più di 30 ore, cioè quelle previste dal progetto, e molta più continuità, ma pian piano ognuno comincia a mostrare i suoi miglioramenti. Alla fine di tutti i corsi ogni ragazzo riceverà un attestato di partecipazione, ma la soddisfazione più grande sarà il raggiungimento dei propri obiettivi prefissati. Le tasche degli studenti non potranno far altro che ringraziare: è tutto gratuito! Il professore Ciardulli dichiara: “Sono molto soddisfatto per la partecipazione e l’interesse mostrato dai ragazzi. – e continua – Spero che la scuola offra di nuovo questa opportunità ai ragazzi, in modo da coinvolgerne ancor di più. Ogni ragazzo non vede l’ora di continuare: dopotutto, specialmente in fase adolescenziale, lo sport aiuta a crescere, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale perché aiuta a stare bene con sé stessi e con gli altri, e soprattutto a socializzare, nonostante il nuoto sia uno sport individuale e non di squadra” afferma infine. I ragazzi infatti hanno socializzato subito. “Ho voluto partecipare perché mi sembrava un’esperienza molto bella da fare con gli amici” confida Vincenzo Cerullo, studente appartenente alla classe 2Cs “mi permette di fare molta attività fisica e stringo rapporti di amicizia con ragazzi di altre classi con cui mi trovo molto bene. Anche se è un po’ stancante, quest’esperienza mi entusiasma” spiega infine. Dunque, non importa quanto si è capaci di stare a galla, respirare o più semplicemente nuotare, è importante divertirsi e fare attività fisica per giovare al proprio corpo. Ognuno dovrebbe vivere almeno una volta nella vita l’esperienza di praticare sport con i propri compagni. Oltre alla competizione, bastano pochi gesti per trovare nuovi amici con cui condividere questa passione. Lo sport aiuta a crescere sotto tutti i punti di vista.