Sport, solidarietà e beneficenza grazie al Fermi
Di F. Fusco, A. Verde e S. Marrandino
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione.” È iniziata così, al Palazzetto dello Sport di Aversa, venerdì 22 dicembre, la tanto attesa manifestazione dello sport del Liceo Scientifico Enrico Fermi “ConFermiamo lo sport… e non solo”, a cura degli alunni e dell’intero Dipartimento di Scienze Motorie e Sportive. Nulla di formale o competitivo: ogni studente del Liceo infatti ha avuto la possibilità di dimostrare ai propri amici, compagni di scuola o insegnati le proprie abilità nello sport, ovvero Danza contemporanea, Ginnastica artistica, Danza hip-hop, Pallavolo, Wing-Chun, Karate e Badminton, accompagnati dalla musica e in particolare dalla voce di Elvira Gisonde, studentessa della 5F e dalla chitarra di Alfonso Di Ronza, studente della 5Bs. Grazie alla raccolta fondi sono stati devoluti alla Comunità di Sant’Egidio, che si occupa della riabilitazione dei tossicodipendenti e di tutte le fasce deboli della società, più di 1000 euro in beneficenza: l’unione creatasi con lo sport ha messo in risalto la solidarietà dimostrata dagli studenti e quindi da tutto il Liceo. Presenti dunque i Rappresentanti della Comunità che hanno ricevuto la donazione. L’occasione è stata anche quella giusta per presentare i ragazzi vincitori del Festival della Filosofia, tenutosi nei mesi scorsi in Sicilia. L’obiettivo di questa manifestazione era semplice: “unire i ragazzi, gli insegnanti e la Comunità di Sant’Egidio, per aprire gli occhi di tutti a una diversa realtà – spiega la prof.ssa Pina Affinito, Docente di Scienze Motorie al Fermi – Ognuno ha profuso sforzi e lavoro per passare una giornata all’insegna dello sport sano e della solidarietà”. Tanti erano i ragazzi che hanno partecipato per lanciare questo messaggio: “La cosa che mi ha colpito maggiormente – ha concluso Affinito – è stata la partecipazione dei ragazzi che hanno avuto la possibilità di lavorare in gruppo per ciò in cui credono e per cui hanno una passione con il coordinamento dei docenti ma in maniera autonoma”. Questa giornata è servita da insegnamento a tutti: dal ragazzo in ansia per l’esibizione al professore, fino ai singoli spettatori che con un piccolo gesto hanno reso possibile tutto ciò. Tutti i ragazzi che si sono esibiti hanno dimostrato di credere fino in fondo in ciò che fanno e di essere davvero contenti di poterlo dimostrare a tutti. Sotto lo stesso tetto non si sono riunite soltanto delle persone ma delle idee e delle passioni che si sono legate in modo sensazionale, creando nel Palazzetto un’atmosfera che sicuramente sarà difficile da dimenticare.