Il metodo Ørberg per studiare il latino
Di I. Costanzo, M. L. Cimmino e R. Serra
Il giorno 16 novembre, presso l’Aula Magna del Liceo Fermi, si è tenuto un seminario di studi focalizzato sul metodo Ørberg, che prende il nome dal suo sviluppatore Hans Henning Ørberg, linguista e latinista danese, ed è applicato alle lingue classiche nelle scuole secondarie, in particolar modo alla lingua latina. È una modalità di insegnamento basata su una strategia che permette di apprendere la lingua dal vivo, cioè come se venisse parlata. Il sistema di studio “naturale” proposto da Ørberg consiste principalmente nel riprodurre le condizioni in cui una persona si troverebbe se fosse circondata solo da antichi Romani. A differenza del metodo tradizionale, il quale prevede molta teoria e poca pratica, l’Ørberg consente agli studenti di mettere in atto le proprie competenze sia dal punto di vista teorico che pratico. Un aspetto molto interessante e innovativo del metodo del linguista danese sta nel fatto che esso non prevede l’utilizzo del vocabolario ma al contrario tenta di fare leva sulle capacità di memorizzazione dei ragazzi, mettendo in atto le proprie competenze in maniera concreta. Il metodo Ørberg ha lo scopo di rendere il latino una materia piacevole per lo studente, evitando lo sforzo a cui i ragazzi vengono sottoposti con il metodo tradizionale e mira essenzialmente a far possedere all’alunno una certa padronanza linguistica. Al Liceo Fermi è stato dunque approfondito il tema e, dopo la registrazione dei docenti presenti al seminario, il professore Narciso ha enunciato lo scopo, ma soprattutto l’esigenza, di introdurre il Metodo Orberg nelle scuole del territorio. Dopo un sincero elogio alla disponibilità della Preside Adriana Mincione, è stata ceduta la parola al professore Francesco Mezzacapo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero di Teano. Nel 1998, Mezzacapo è stato il primo nella provincia di Caserta e in Campania a utilizzare il Metodo Orberg. Ha aperto il suo intervento con una citazione di Giovanni Pascoli che, durante un giro nelle scuole d’Italia nel 1893, affermò che “Si legge poco e poco genialmente”. Dopo aver seguito i corsi del professore Miraglia, portatore del metodo in Italia, ha sperimentato la tecnica con alcune classi dell’Istituto. Il professore racconta, in merito ai primi tempi dell’esperimento: “I miei ragazzi sono stati da subito coinvolti dalla semplicità con cui hanno stravolto il loro modo di studiare il latino. Per i compiti in classe, preparavo vari esercizi che coniugavano la verifica delle competenze con il cosiddetto ludus: cruciverba in latino, oppure la traduzione di 120 parole, rigorosamente senza dizionario. Riuscivano a risolverli in poco tempo, facendo leva sia sulla memoria che sul sano spirito di competizione che si instaurava negli studenti, i quali spesso gareggiavano per vedere chi fosse il più veloce.” Subito dopo, la Prof.ssa Cuomo, docente presso il Liceo Fermi ha analizzato la riuscita del metodo nel nostro Istituto: quest’anno, le classi che hanno aderito sono tre seconde e tre prime dell’indirizzo Cambridge International e una seconda dell’indirizzo tradizionale. Il discorso si è concluso con due video preparati dai ragazzi della 2A, 2B e 2C Cambridge. L’incontro è proseguito con gli interventi di Natascia De Gennaro, docente al Liceo Salesiani Don Bosco di Napoli, Sergio Arizzi, insegnante presso il Liceo Leonardo Da Vinci di Vairano Patenora/Scalo, il quale ha poi introdotto l’intervento della professoressa Gargiulo, Scuola Secondaria di I grado Iaccarino di Ercolano. L’evento si è concluso con uno scambio di opinioni tra i vari docenti, e l’augurio che questo metodo si possa diffondere il più possibile nel territorio.