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CINEMA, SCIENZE E STORIA: LA STRADA DELLE DONNE

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Il Liceo Fermi partecipa ad un convegno sulla condizione delle donne  

Di C. Sarmiento

Gli studenti delle classi che hanno partecipato e vinto il Concorso “Giovani della Campania per l’Europa”, sono stati invitati al convegno “Cinema, Scienze e Storia – due donne e la loro eredità culturale”, tenutosi nell’aula Carlo Ciliberto all’Università Federico II di Napoli. Il concorso è stato vinto a maggio ed è stato organizzato dalla Regione Campania. L’incontro si è incentrato sulla figura della donna nella scienza, soprattutto su Ipazia d’Alessandria, matematica, astronoma e filosofa. La docente di scienze, Antonella Rampone, in visita insieme ai ragazzi, racconta di questa geniale figura femminile assassinata dal fanatismo religioso. La definisce “una delle menti più avanzate esistenti all’epoca”. “Ancora oggi – aggiunge la professoressa – dopo 1600 anni dalla sua uccisione, rappresenta un esempio e un simbolo della libertà di pensiero e di indipendenza della donna”. Dopo una breve introduzione, gli studenti hanno assistito alla proiezione del film “Agorà”. La docente continua riflettendo su quanto si sia rivelata utile la visione di questo film, che ha permesso a tutti di comprendere questa figura, che aveva un pensiero così all’avanguardia e così intraprendente per l’epoca che stava vivendo. La professoressa di scienze termina facendo un paragone con il presente, dove il numero delle donne coinvolte nella scienza è notevolmente aumentato anche se tutto questo rassicura solo in parte: infatti la docente ricorda che molte donne ad oggi sono ancora sottorappresentate e purtroppo non solo in campo scientifico. Mattia Lucca, 4Gs, è uno dei ragazzi che ha partecipato a questo convegno e ci rivela di aver trovato molto interessante l’incontro, soprattutto per i vari interventi fatti da diverse persone, che hanno concesso a lui, così come agli altri, di avere una visione più ampia dell’argomento trattato: “È stata un’esperienza bellissima, in quanto ci siamo ritrovati in una situazione dove sembrava di assistere ad una vera e propria lezione universitaria”. Mattia conclude facendo riferimento ad una scena del film, che ha ritenuto la sua parte preferita, ovvero quando il padre di Ipazia, in punto di morte, le chiede di ricordarlo non per le decisioni sbagliate che ha preso ma solo per ciò che ha fatto di buono. Raffaele Lettera, 4Bs, racconta che prima della visione di Agorà, alcuni professori hanno trattato argomenti come la violenza sulle donne. Il ragazzo termina dicendo che l’incontro si è rivelato molto interessante e avvincente. La tematica trattata è molto attuale e continuamente discussa. Le donne hanno sempre avuto un po’ più di strada da fare rispetto agli uomini e questa situazione non è solo recente, come la storia di Ipazia può dimostrare ma è reale tutt’oggi; la storia ce lo insegna e la vita di tutti i giorni continua a dimostrarcelo. Quante sono le donne che lavorano nel campo scientifico? Poche ancora anche se di più rispetto al passato. Questo significa che sono stati fatti dei piccoli passi in avanti, ma non bisogna fermarsi, almeno non fino a che non si otterrà quella libertà di cui parlava la filosofa. Le donne non devono essere né emarginate né sottovalutate in quanto donne. Cambiamo finche’ possiamo, formiamo i giovani finche’ ci è concesso, perché le donne di un giorno avranno la stessa strada da fare degli uomini e non un singolo metro di più.