Il Fermi in finale AL concorso nazionale di scrittura creativa La Pagina che non c’era
Di I. Costanzo, R. Serra e A. Coppola
Il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa quest’anno ha partecipato alla IX edizione del concorso nazionale “La pagina che non c’era” il cui intento è quello di avvicinare gli studenti al mondo della lettura e di guidarli nell’apprendimento delle tecniche della scrittura. Si tratta di un concorso di scrittura “mimetica” in cui i ragazzi scrivono una pagina di un libro fra quelli in concorso (e che naturalmente hanno dovuto leggere!), assecondando lo stile dell’autore. Lunedì 6 maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione dei giovani scrittori in erba giunti in finale, sia per gli iscritti alla scuola secondaria di primo grado che per quelli frequentanti gli istituti della secondaria di secondo grado. L’evento è stato ospitato nella suggestiva location della ‘Sala dei Rari’, situata all’interno della Biblioteca Nazionale di Napoli. A partire dalle 15:30 la Giuria ha premiato i vincitori della sezione scuole medie i quali hanno aggiunto una pagina al romanzo di Lorenzo Marone, Un ragazzo normale. Successivamente è stata la volta della sezione delle scuole superiori che offriva una varietà maggiore di titoli ai giovani lettori. Infatti, i ragazzi hanno avuto la possibilità di scegliere tra una rosa di titoli tutti accattivanti: La frontiera e Dalle macerie, entrambi del giornalista-scrittore (scomparso prematuramente due anni fa) Alessandro Leogrande, La bellezza che resta di Fabrizio Coscia, Anna Karenina, l’insormontabile classico di Lev Tolstoj nella attualissima traduzione di Claudia Zonghetti e infine Tutti i nomi del mondo di Eraldo Affinati. Proprio con quest’ultimo libro, il liceo Fermi ha potuto accedere alla finale, con la pagina di Rosa Serra, iscritta alla classe 3C, e la pagina di Valeria Barra, Annachiara Carmellino, Chiara Costanzo e Marta Pezzella, alunne della 3A che hanno partecipato in gruppo. Accompagnate dalle docenti di lettere, rispettivamente Annamaria Ruggiero e Patrizia Cuomo, le giovani scrittrici hanno potuto assistere alla cerimonia e ascoltare la lettura delle pagine vincitrici. Il Fermi, purtroppo, non è riuscito a trionfare come vincitore, ma già essere finaliste in un concorso di portata nazionale è una grande soddisfazione, come ci dice Valeria Barra, di 3A: “Per me è stata una grande soddisfazione essere tra i cinque finalisti. Quest’esperienza mi è piaciuta molto e spero di partecipare anche alle prossime edizioni. Il concorso richiedeva una grande capacità nell’immedesimarsi nel racconto e credo che la vincitrice abbia davvero meritato il primo posto: il suo testo era davvero toccante”. Inoltre la professoressa Ruggiero ci ha raccontato come è stata vissuta questa esperienza: “Credo che questo sia uno dei concorsi letterari più stimolanti e innovativi perché mette gli aspiranti scrittori e scrittrici di fronte alla possibilità di leggere e assaporare la bellezza dei testi, ma soprattutto di entrare nel sistema di scrittura degli autori e delle autrici dei libri. Attraverso quest’esperienza gli studenti hanno imparato a metabolizzare il modo di scrivere degli scrittori e a generare pagine coerenti non solo dal punto di vista narrativo, ma anche dal punto di vista stilistico. Rispettare lo stile degli autori e “fondere” la propria scrittura in un’altra, adeguandola all’espressività di chi scrive, è una operazione che solo lettori/scrittori esperti possono compiere. Le ragazze finaliste sono state brave, hanno avuto a che fare con testi complessi, come quello della nuova traduzione di Anna Karenina. Sono felice che il nostro liceo sia arrivato in finale e che le nostre ragazze siano state in grado di riprodurre una pagina che non c’era di un autore impegnato come Affinati”. Le ragazze del Fermi si sono cimentate in una prova difficile e il risultato ottenuto ci rende tutti orgogliosi di loro.