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COMBATTIAMO USANDO LA TESTA

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Il Liceo Scientifico Enrico Fermi ospita una competizione di judo e Teresa Russo della 3I ci racconta della sua esperienza.

Di T. Guarino e A. De Gaetano Anche quest’anno il Liceo Scientifico Enrico Fermi si propone per ospitare le competizioni di lotta a corpo libero, l’anno scorso è toccato alla boxe, mentre quest’anno la disciplina scelta è stata il judo. La competizione si è tenuta domenica 5 Aprile, ed ha riscosso un grande successo, la palestra della scuola era colma di persone e di giovani promesse del judo che si sono affrontate nelle varie categorie per mettere alla prova le loro capacità, ma anche per dare spettacolo alle numerose persone che hanno occupato gli spalti. Il judo è uno sport fatto di disciplina e rispetto, ha origini antichissime e nasce come pura forma di difesa personale in Giappone e attualmente sta riscuotendo non poco successo tra i giovani, anche tra le ragazze. A differenza degli altri tipi di lotta a corpo libero, a fare la differenza tra i due sfidanti non è solo la forza, ma principalmente la tecnica che gli allievi apprendono durante i loro allenamenti, la violenza non è contemplata e la correttezza è ciò che viene messo in primo piano. Viene praticato sul tatami, un particolare tipo di tappeto che attutisce le cadute, per porre fine ad un combattimento bisogna far cadere il proprio avversario con la schiena sul tatami, questo (ippon), oppure bisogna farlo cadere per due volte con la spalla (waza-ari), si può concludere un combattimento anche immobilizzando il proprio avversario con la lotta a terra, oppure la lotta viene terminata quando uno dei due sfidanti decide di arrendersi. Nella nostra palestra si sono affrontate tre diverse categorie: quella dei cadetti (2002-2003), gli esordienti B (2007) e gli esordienti A (2006); ed è stata proprio una ragazza a rappresentare la nostra scuola, si tratta di Teresa Russo della classe 3I che pratica il judo da circa due anni ed ormai è diventata una sua passione. Teresa ha gareggiato nella categoria dei cadetti e grazie all’impegno che mette nei suoi allenamenti ottenendo un terzo posto, che le ha permesso di portare a casa questa soddisfazione. “Lo sto sperimentando sulla mia pelle e posso confermare che il judo è uno dei pochi sport che ha conservato la sportività e il rispetto, dopo il combattimento, ci si abbraccia, ma per esempio il maestro dell’avversario viene a complimentarsi con me a prescindere dall’esito del combattimento, si tratta di una forma di rispetto, che viene insegnata anche ai più piccoli che hanno appena iniziato a praticare questa disciplina, e ciò è molto importante per l’educazione generale dei bambini” afferma Teresa e continua dicendo: “Il judo ti insegna ad affrontare le tue difficoltà, contando sulle tue sole capacità, senza poter fare affidamento sugli altri, non si tratta di uno sport violento come molti possono immaginare, noi non combattiamo utilizzando la forza, ma usando a testa, il che rende questa disciplina fantastica”. Praticare uno sport con passione ci permette di allontanare la nostra mente da quelli che sono gli stress che accumuliamo durante le lunghe giornate di studio e di impegni, ed è proprio per questo che consigliamo a tutti i ragazzi di provare molti sport diversi, fino a trovare quello che più ci rende spensierati e ci diverte.