Intervista alla Preside Adriana Mincione
Di I. Riccardo, R. Moccia e V. Sorbo
Adriana Mincione è il Dirigente Scolastico del nostro Liceo. Le abbiamo rivolto alcune domande per soddisfare le nostre curiosità sul Laboratorio di Giornalismo Cross Medial.
Cosa ne pensa del nostro Progetto?
Innanzitutto io non lo considero un Progetto, io lo considero un Laboratorio. Ma qual è la differenza tra un Progetto e un Laboratorio? Un Progetto è qualcosa di statico dove i ragazzi sono dei meri esecutori, l’idea di Laboratorio è invece quello di “mettiamoci le mani dentro, mettiamoci la faccia e mettiamoci le nostre competenze”. Io personalmente ho creduto tantissimo in questo Laboratorio perché penso che oggigiorno quello che ci manca è proprio la capacità di esprimere quello che abbiamo dentro, cosa che possiamo fare attraverso la scrittura, attraverso foto e persino attraverso locandine. Perciò credo che ciò che state facendo sia davvero importante: voi, che con questo Laboratorio state creando una comunità che non si ferma soltanto agli alunni del nostro Liceo, dove si crea un ponte tra la nostra scuola e il mondo esterno. Questo è un traguardo molto importante del quale bisogna esserne orgogliosi. Io vorrei che questo Laboratorio diventasse innanzitutto un’officina per voi, un luogo in cui possiate confrontarvi e mettere in campo la vostra sensibilità e la vostra creatività ma soprattutto capire che da soli non si va da nessuna parte e che quello che è fondamentale è il gioco di squadra.
Siamo pienamente d’accordo con Lei anche se Le confessiamo che il nostro Laboratorio non è ben capito da tutti…
Io penso che questo Progetto non sia capito da tutti, non si è capito l’importanza che ha perché il problema della nostra scuola, e più in generale delle scuole italiane, è che le persone sono convinte che si faccia scuola solo attraverso la disciplina. Io invece la penso diversamente, io guardo più in là e penso che voi la disciplina la possiate imparare in qualsiasi momento della vostra vita. Voi dovete considerare la disciplina come un mezzo per arrivare al sapere ma non come un fine, cosa in cui credono molti docenti. Io penso che voi stiate facendo una bellissima esperienza di vita che là fuori vi servirà, perché voi con le esperienze che state vivendo state crescendo.
Cosa migliorerebbe del nostro Laboratorio?
Io credo che dovremmo inserire un altro mezzo di espressione, ossia la radio. Questa iniziativa è già stata presentata, siamo in attesa dell’autorizzazione della Regione Campania. Penso che dovremmo utilizzare la radio poiché attraverso questo strumento possiamo parlare dei problemi degli studenti.
Crede che il Cross Medial sia un valido mezzo di diffusione delle notizie?
Penso sia ottimo, in quanto esso è immediato e tempestivo. La notizia che viene lanciata nel giro di 24 ore raggiunge molte persone.
In che modo crede che il nostro lavoro possa essere un contributo per gli studenti, per i professori e per il personale ATA del nostro liceo?
Il vostro lavoro è quello di informare e io penso che le persone informate, abbiano meno problemi a lavorare. Credo che il vostro lavoro così come quello di tutti gli altri studenti sia essenziale per il funzionamento di questa macchina. Ricordatevi che io come i docenti e il personale ATA esistiamo perché esistete voi. Questo non è un lavoro che si può fare come un impiegato ma bisogna crederci. Io ci credo in quello che faccio. Perché credo che se riesco a darvi tutto quello che posso, voi sarete migliori di quella che sono stata io, e così anche la società sarà migliore. Perché voi siete parte di quella società, se falliamo noi fallite anche voi, falliscono i vostri figli, fallisce il nostro futuro. Io penso che la nostra sia una missione e io la vivo così. Non è semplice gestire questa scuola, così grande, come voglio io. Prendo in prestito le parole della Ministra quando è venuta a trovarci: “Questa è una scuola grande, ma è anche una grande scuola” ed è una grande scuola proprio perché ci lavorano persone che credono in quello che fanno io vi invito a non perdere mai la speranza in quello che fate.
Le ha fatto piacere leggere i nostri articoli anche sui giornali locali?
Per me non c’è molta differenza nel fatto che un articolo venga pubblicato sul nostro giornale online “Parola al Fermi” oppure su un giornale cartaceo. Io sono orgogliosa di voi a prescindere. Penso che tutti voi stiate facendo un lavoro fantastico soprattutto raccontando le vostre esperienze. Penso e spero che queste esperienze siano bellissime per voi, ed io sono contentissima e orgogliosissima nel leggere un vostro articolo, a prescindere che esso sia online oppure cartaceo.
Natale è alle porte, cosa augura a sé stessa e, in qualità di Dirigente Scolastico del nostro Istituto, ai docenti, al personale ATA e agli studenti per queste festività e soprattutto per il nuovo anno?
Io auguro a tutti di guardare dentro sé stessi perché credo che ognuno di noi ha un valore grandissimo dentro di sé, e se solo provassimo a guardarci un po’ dentro troveremmo tutto ciò di cui abbiamo bisogno e credo che proprio per questo il Natale sia una festa speciale.