Le classi CAIE imparano a estendere gli orizzonti dell’accettazione reciproca
Di I. Costanzo, R. Serra, A. Coppola
Si sente spesso parlare di orientamento sessuale, identità di genere e dell’acronimo LGBTQ+, ma sappiamo realmente di cosa si tratta? LGBTQ+ è una sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Queer. A parlarne e a chiarire meglio questi delicati concetti, è il professore Alfonso Pezzella, lecturerin Mental Health, presso la Middlesex University di Londra. Per l’occasione, il 17 dicembre, è venuto ad Aversa, nell’aula magna del Liceo Scientifico Enrico Fermi, per incontrare i giovani ragazzi delle classi 2^ e 3^ dell’indirizzo Cambridge. Con la collaborazione del docente di inglese Pasquale Pagano, e della docente di storia e filosofia Elena Prezioso, nonché sua ex-insegnante, il prof. Alfonso Pezzella ha proposto un workshop, strettamente in lingua inglese, per i ragazzi partecipanti , dal titolo “From mad to bad, sad towards glad. Being LGBT in the modern society”. Dopo una breve premessa della prof.ssa Prezioso, la parola è passata all’esperto, che ha iniziato spiegando il backgroundstorico della comunità LGBTQ+. Si è soffermato principalmente sulle difficoltà incontrate da tutti coloro che hanno subito nei secoli passati una bieca discriminazione, spesso degenerata in una vera e propria persecuzione; non è comunque lontana nel tempo l’idea che essere omosessuali fosse una malattia da curare con l’elettroshock, e in fondo, ancora oggi , appartenere a qualsiasi orientamento diverso dall’eterosessualità è ancora considerato reato in ben settantanove paesi. Ma ancor più scoraggianti sono le statistiche legate ai problemi psicologici che sono causati dalla giustificata paura del giudizio altrui. Infatti, persone lesbiche, gay, transgender e queer sono più inclini a sviluppare dipendenze da droga e alcool, in aggiunta alla più elevata probabilità rispetto alle persone etero di manifestare malattie mentali come l’ansia e la depressione che di conseguenza alimentano istinti suicidi. Proprio per questo è fondamentale per le giovani generazioni imparare a essere sempre disponibili nel confronto con la diversità, e soprattutto devono essere educate al rispetto: molti di questi problemi potrebbero essere evitati se non ci fosse il timore di essere giudicati, esclusi e derisi dalla società solo per aver espresso ciò che si è realmente. Come spiega l’esperto, citando Pirandello, tutti questi fattori fanno sì che sempre più spesso si indossi una “maschera” per rientrare negli standard d’accettazione riconosciuti dalla massa come gli unici possibili, la quale viene cambiata in base agli individui con i quali si entra in relazione. Ma vale davvero la pena di soffocare il proprio “io” solo per soddisfare ideali discriminanti e omofobi? Può la società restare ferma in questa situazione di odio verso le persone con un orientamento sessuale diverso dal proprio o si può sperare in un radicale cambiamento? Al termine del convegno il prof. Alfonso Pezzella prova a dare una risposta: “La società si deve muovere verso la comprensione e l’accettazione di questi argomenti, come è avvenuto qui al Liceo Fermi. Ho piacevolmente scoperto che l’Italia è pronta al cambiamento ed alla partecipazione. Nell’incontro di oggi mi ha fatto molto piacere ricevere tante domande da parte di ragazzi sensibili ai temi sociali”. Un principio importante emerso nel convegno è stato “Sii sempre gentile e rispetta tutti, a prescindere dalla tua opinione”, un concetto apparentemente banale, ma che se tutte le persone rispettassero potrebbe produrre eccezionali cambiamenti. L’iter verso l’abbattimento dei pregiudizi contro gli LGBTQ+ ha avuto in Italia uno dei risultati tangibili più importanti nel maggio del 2016, quando è stata introdotta la legge Cirinnà, importante strumento che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso, estendendogli numerosi diritti previsti anche dal matrimonio. Nel resto del mondo la situazione è molto variegata: in paesi molto sviluppati, come USA, Australia, Regno Unito e Svezia è previsto dalla legge il matrimonio egualitario, con gli stessi diritti degli eterosessuali, invece al contrario ci sono paesi dell’Africa dove per i membri della comunità LGBTQ+ è previsto l’ergastolo o addirittura la pena capitale. In un mondo che si evolve in modo estremamente veloce, con un’eccezionale capacità di ampliare le proprie conoscenze, è inaccettabile che siano presenti pregiudizi retrogradi ed insensati come questi.