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ORGOGLIO AVERSANO SALE SUL PODIO NAZIONALE

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Giovanna Milone è la “nostra” vincitrice

Di I. Riccardo, R.M. Turco e V. Sorbo

Pochi giorni fa, un’alunna del nostro istituto, Giovanna Milone, studentessa della 5ªD, si è classificata al terzo posto alle Olimpiadi di Filosofia. Noi l’abbiamo incontrata per porle alcune domande. Giovanna si è mostrata fin da subito molto disponibile e sorridente. Le abbiamo dunque chiesto di parlarci di questa esperienza e di come si sia articolata. “Tutto è iniziato con la selezione d’istituto dalla quale sono stati selezionati due ragazzi per la lingua italiana e due per la lingua inglese, tra cui io. Successivamente si sono svolte le selezioni regionali nelle quali mi sono classificata seconda potendo così accedere alla nazionale che si è tenuta a Roma. Tutte le competizioni sono state articolate nello stesso modo, bisognava produrre un saggio filosofico partendo dalla traccia di un filosofo e scegliendo fra 4 ambiti che potevano essere di tipo: teorico, etico – politico, estetico o gnosologico. Bisognava poi argomentare a favore o contro la tesi ed esprimere, tramite un ragionamento e un’argomentazione filosofica, la propria idea”.  Vedendola parlare con tanto entusiasmo di questa materia, considerata da tanti noiosa, ci sorge spontaneo domandarle il perché e come si sia appassionata alla filosofia. “La mia passione per la filosofia è nata già al terzo anno, anno in cui il mio professore di storia e filosofia era Pasqualino Ariete, ex docente di questa scuola”.  La studentessa afferma, infatti, di dovere gran parte del suo rendimento al metodo di insegnamento e all’impegno che metteva nel suo lavoro il suo ex professore. Il professore Ariete è stato poi sostituito da un altrettanto valido docente, Giuseppe Schiavone, insegnante di storia e filosofia, il quale ha aiutato Giovanna durante tutto il corso della gara fornendole non solo materiale sul quale studiare, ma anche supporto morale. La campionessa inoltre aggiunge, riferendosi a tutti coloro che reputano la filosofia una materia ostica e noiosa, che bisogna assolutamente uscire fuori da questi schemi. Afferma infatti che la filosofia non dovrebbe essere soltanto una materia teorica e restare nei libri di scuola ma dovrebbe ispirare, far riflettere e magari anche cambiare il proprio modo di vedere le cose, poiché la filosofia non è una materia morta ma al contrario vive in tutte le arti. Allorché le chiediamo quale sia, secondo lei, il tipo di arte più semplice e pratico al fine di avvicinare i ragazzi più restii al mondo della filosofia e lei, dopo un attimo di esitazione, ci risponde così: “Sicuramente attraverso la musica, in quanto non soltanto essa è una delle forme d’arte preferite dai ragazzi ma, essendo senza forma, può esprimere davvero tanto”.  A questo punto le domandiamo quali siano i filosofi che l’hanno influenzata di più nel corso della sua vita e, in particolare, nel corso della gara. Giovanna afferma che uno dei filosofi che maggiormente ha influenzato i suoi saggi è il tedesco Arthur Schopenhauer, il quale sostiene che il mondo non si debba fermare soltanto alle apparenze ma che il cosiddetto velo di Maya debba essere squarciato così da poterci guardare attraverso e scoprire verità ancora sconosciuta all’uomo. Un altro autore molto amato dalla nostra campionessa è Friedrich Wilhelm Nietzsche poeta, saggista, compositore e filologo nonché filosofo preferito di Giovanna.  Nietzsche secondo la studentessa era dotato di una dinamicità e un abilità che poche persone hanno in quanto ha abolito tutti i sistemi di pensiero precedenti abolendo qualsiasi ideale di morale e radendo tutto al suolo per ricominciare da zero. Il nostro tempo sta per scadere ma prima di andarcene non potevamo che chiederle come avesse vissuto quest’esperienza e come fosse sentita quando ha saputo di essersi classificata tra i primi posti.