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CONVEGNO SUL BULLISMO: IMPARIAMO A PENSARE PRIMA DI AGIRE

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Un fenomeno sempre più in espansione nelle scuole e tra gli adolescenti

Di M. Mangiacrapa e C. Sarmiento

 

Risulta sempre facile prendersela con chi è più debole, con chi non riesce a difendersi, forse per sentirsi meglio o per sentirsi più forti. Questo è uno degli aspetti caratterizzanti del bullismo, un fenomeno che tutti conoscono, che sfocia in atti psicologicamente o fisicamente violenti nei confronti di una o più persone, considerate dal bullo incapaci di difendersi. Molti sono i casi che si verificano nelle scuole, soprattutto in quelle secondarie di primo e secondo grado, e proprio per questo motivo nel nostro Istituto, giovedì 8 febbraio, in Aula Magna si è tenuto un convegno per docenti, organizzato dal CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica, con lo scopo di sensibilizzarli su questo argomento. La Prof.ssa Maria Sapio, docente di Storia e Filosofia nel nostro Istituto, durante il convegno si è occupata di parlare del ruolo del docente nella gestione del bullo all’interno del gruppo classe. Racconta Sapio: “L’Istituto è sempre stato molto sensibile a questa tematica. Questo convegno nasce soprattutto dall’esigenza degli insegnanti di esporre le proprie esperienze al di fuori dell’ambito strettamente scolastico.” Al convegno erano infatti presenti anche un avvocato penalista, una criminologa e una psicologa, la Dott.ssa Carmen Piro, la quale ha rivelato che non era mai stata prima nel nostro Istituto, ma che ha subito notato il clima sereno che si respirava: “Ho trovato ordine e pulizia negli spazi esterni ed interni, personale preparato ed attento. Ho incontrato ragazzi ben educati e volenterosi che ci hanno supportato durante l’incontro con entusiasmo ed impegno. Come docente ho conosciuto solo la Prof.ssa Sapio, che ritengo una persona molto sensibile ai problemi dei ragazzi, professionale e sempre adeguata nel suo ruolo.” I docenti che hanno partecipato hanno mostrato vivo interesse e grande coinvolgimento, ce lo conferma anche la Dott.ssa che, durante il suo intervento, ha cercato di coinvolgerli il più possibile: “I docenti hanno partecipato con molto interesse, apportando un loro contributo personale attraverso il racconto delle loro esperienze.” Fra coloro che hanno partecipato a quest’incontro, presente la Prof.ssa Eufemia Comparone, docente di Sostegno presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Aversa: “Ho deciso di assistere al Seminario sul Bullismo perché ritengo tale fenomeno un qualcosa che ci circonda concretamente ed è dunque dovere di un docente essere informato e rapportarsi alla realtà.” La questione del Bullismo, l’8 febbraio, è stata trattata sotto vari punti di vista dai relatori presenti: psicologico, giuridico, sociale e criminologico e sono stati tutti interventi molto interessanti e carichi di informazioni. “Mi ha colpito molto – continua Comparone – l’accento messo dalla psicologa sull’ alfabeto delle emozioni, come attività preventiva per una corretta crescita dei giovani, e le notizie fornite dall’ avvocatessa sugli strumenti che il legislatore ha individuato quando si ha a che fare con atti di Bullismo.” Si sente parlare tanto di casi di bullismo, forse troppo, e proprio per questo motivo è importante riconoscerne l’esistenza, parlarne ed educare tutti – piccoli e grandi – al riguardo. È un problema che va discusso e affrontato, in quanto si tratta di una violazione di diritti umani. Il Liceo Fermi si è fatto dunque portavoce di un messaggio vitale. E bisogna continuare a parlarne, per le persone definite deboli ma che in realtà sono probabilmente le più forti perché ogni giorno continuano a subire, per le vittime che soffrono in silenzio e per le vittime che ne parlano ma non vengono ascoltate, perché meritano giustizia. L’educazione su questi temi è necessaria affinché impariamo a pensare prima di agire. Come Scrive Jay Asher, autore di libri per adolescenti: “Sai solo quello che succede nella tua vita, non in quella degli altri. E quando danneggi una parte della vita di qualcuno, non danneggi solo quella parte. Purtroppo non puoi essere preciso e selettivo. Quando danneggi una parte della vita di qualcuno, stai danneggiando tutta la sua vita. Tutto…influenza tutto”.