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AVERSA. “FERMI NON SI PEDALA!” MA PERCHE?

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Ines Caputo, studentessa della 3 O 2.0, ci spiega il Progetto di A Scuola di OpenCoesione

di I. Riccardo, I. Quagliariello e V. Sorbo

“ASOC, A Scuola di Open Coesione, è una sfida didattica e civica che viene rivolta a tutti gli studenti. In Italia, quest’anno, oltre 180 scuole hanno partecipato a quest’iniziativa, la quale permette agli studenti di analizzare e investigare su progetti statali che hanno ricevuto fondi necessari per il loro completamento ma che non mostrano apparenti risultati. Noi, ad esempio, stiamo monitorando la ZTL, Zona Traffico Limitata ed il bike sharing ad Aversa, il quale ha già ricevuto circa il 70% dei fondi dall’ Europa: un capitale che ammonta a € 1.800.000. Questo progetto ha avuto inizio nel maggio 2015 e risulta terminato nello stesso anno ma delle biciclette ancora nessuna traccia.” È così che Ines Caputo, alunna della 3 O 2.0 e Project Manager di ‘Fermi non si pedala’, ci spiega in breve il suo Progetto ASOC. Ogni scuola partecipante ha avuto la possibilità di presentare più di un team, ognuno composto dai 25 ai 30 ragazzi. La sfida è davvero ardua ma i ragazzi della 3 O 2.0 si sono mostrati determinati ad arrivare fino alla fine della competizione.  “Alcuni team partecipanti all’iniziativa sono già stati eliminati -continua Ines Caputo- la nostra squadra però è ancora in gioco, così come tutte le altre squadre partecipanti del Liceo Scientifico Enrico Fermi. Le eliminazioni avvengono alla fine di ogni lezione. Le lezioni sono quattro e sono basate sui seguenti punti: progettare, esplorare, raccontare e approfondire. A monitorare ogni lezione c’è una guida, la quale ha il compito di spiegare come i fondi pubblici vengono spesi ai fini di trarre benefici per il territorio. Al termine della lezione, il team coinvolto elabora un report, quest’ultimo consiste in un format da compilare nel quale viene inserito il blog post della lezione, immagini e dati che il team ha elaborato”. ‘Fermi non si pedala’ tratta dunque di bike sharing, un’iniziativa che mette a disposizione biciclette pubbliche ai cittadini, in modo da permettere spostamenti rapidi salvaguardando l’ambiente.  “Noi pensiamo che il bike sharing possa essere molto utile nella città di Aversa, in quanto in una città così trafficata si potrebbe andare in giro in bicicletta per visitare il centro o anche semplicemente per andare a scuola. Noi pensiamo e speriamo di poter cambiare e migliorare qualcosa nella nostra città e se così non fosse faremo tanto ‘rumore’, anche se qualcosa si sta già muovendo dato che proprio in questi giorni abbiamo visto dei lavori in corso su una piattaforma di bike sharing”. Mentre parla si capisce fin da subito quanto lei creda in questa iniziativa e quanto gli studenti si stiano impegnando per arrivare fino in fondo alla competizione. Infatti, i ragazzi fino ad ora stanno facendo un ottimo lavoro grazie soprattutto al sostegno e alla collaborazione costante di tutti i docenti della 3 O 2.0 che gli permettono di avere una visione completa del progetto a cui lavorano. In particolare trovano mentori nella docente referente, la Prof.ssa Costanza Chirico insegnate di Lingua e Letteratura Inglese e nella docente di supporto, la Prof.ssa Rosita Dell’Aquila insegnante di Lingua e Letteratura Italiana e Latina. Ines Caputo conclude la nostra conversazione raccontandoci la sua esperienza: “Sicuramente come gruppo classe ci ha uniti ma penso che la cosa più importante che ci lasci questo Progetto sia una visione differente di Aversa, in quanto adesso vediamo la nostra città non più come quella che è ma come quella che potrebbe essere”.