Un approfondimento sulla settimana europea dedicata interamente al Coding
Di A. Pellegrino, M. Mangiacrapa e C. Sarmiento
L’Europe Code Week quest’anno ha avuto un successo tanto grande quanto inaspettato, soprattutto in Italia. Il nostro Istituto si è mostrato molto interessato a quest’evento che tratta una disciplina innovativa e molto utile sia per i docenti che per i ragazzi. Dal 13 al 19 Ottobre, il Liceo Fermi ha partecipato a quest’evento per il secondo anno consecutivo. La manifestazione ha celebrato il coding, incoraggiando le persone a informarsi ed imparare di più sulla tecnologia, che è ormai parte integrante della nostra quotidianità. L’organizzazione dell’evento ha coinvolto la professoressa Concetta Maria Crisostamo e le docenti, referenti del coding, Concetta della Volpe e Giovanna Vassallo. L’iniziativa è anche uno dei punti fondamentali del Piano Nazionale Scuola Digitale e il compito della professoressa Crisostamo, in quanto animatore digitale, è stato proprio quello di diffonderlo nella scuola. Le abbiamo dunque chiesto maggiori informazioni: “Questo è il secondo anno che partecipiamo a quest’iniziativa. Nella nostra scuola – racconta Crisostamo – è una disciplina obbligatoria nelle classi del biennio e in quest’ultime i ragazzi svolgono una regolare programmazione grazie all’aiuto di docenti esperti di coding. Quindi anche quest’anno abbiamo organizzato l’evento. In realtà c’è un sito di riferimento che è gestito da un ambasciatore, il quale invita tutti gli insegnanti delle scuole europee a partecipare. Basta registrare la scuola su un sito e vi si accede grazie a un link e poi si deve riportare l’evento che si vuole svolgere all’interno dell’istituto. Ho pensato di condividere con tutti i docenti della scuola l’attività organizzata grazie alla piattaforma Edmodo. Ho chiesto ai docenti, tramite un link che ho generato, di aggiungere i propri studenti ad uno di due gruppi: #socialcoding per le classi prime e #socialcoding2 che riguarda le classi seconde e sempre sulla piattaforma ho inserito le attività da svolgere. Così ho chiesto ai professori di iscrivere i propri alunni ad uno dei due gruppi in modo da poter partecipare agli eventi e per condividere foto e lavori inerenti all’iniziativa. In tanti hanno partecipato. Basta visitare la piattaforma Edmodo sulla quale sono state caricate tante foto per rendersene conto. Oltre a ciò, anche quest’anno abbiamo deciso di partecipare ad un concorso che riguarda tutte le scuole. Viene chiesto ai docenti di registrare il proprio evento, usando il codice identificativo inviato precedentemente dagli animatori digitali, che apparirà poi su una mappa. Su questa cartina appaiono le attività di tutte le scuole, dove ciascuna classe doveva indicare il codice identificativo del liceo affidatole dagli animatori digitali. Con questo codice è possibile vedere quante classi e quanti studenti hanno partecipato. L’anno scorso abbiamo ottenuto la certificazione europea perché hanno partecipato oltre il cinquanta per cento degli studenti. È importante che si diffonda il coding nella scuola e che tutti partecipino, inclusi i docenti delle materie non scientifiche. Io ho continuamente contattato gli altri docenti indicando le modalità di iscrizione e il codice, sperando che partecipassero. Credo che anche quest’anno una buona parte abbia aderito all’iniziativa. Speriamo bene.” Abbiamo poi chiesto le proprie impressioni su questo argomento ad una studentessa della 3M, Giovanna Capano, che ci ha confermato l’importanza dell’evento promosso dal liceo: “Ho vissuto molto bene la settimana del Code Week. Ho sperimentato cose nuove e posso dire che, giocando e divertendoci, possiamo davvero imparare tanto. Attraverso il coding inoltre sviluppiamo il nostro pensiero computazionale, che ci permette di trasformare problemi difficili in problemi più semplici!”