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L’UNICEF, LA SCUOLA E IL CONSIGLIO DI PARETE DANNO VOCE AI RAGAZZI

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Di K. Menale e G. Graziano

Il 27 maggio del 1989 l’Italia ratificava la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In memoria di tale legge, è stato proposto al sindaco della città di Parete di tenere un consiglio comunale, durante il quale i ragazzi hanno esposto le loro proposte all’amministrazione comunale. Al consiglio, svoltosi lo scorso 27 maggio presso la Villa Comunale “Caduti su Lavoro”, hanno preso parte anche i ragazzi del nostro Liceo. L’UNICEF ha dato voce alle istanze dei ragazzi, e il consiglio si è concluso con l’istituzione della “Giornata del Gioco”.

Abbiamo rivolto qualche domanda al nostro Dirigente scolastico, la prof.ssa Adriana Mincione, che è intervenuta durante la manifestazione evidenziando il contribuito dato dagli alunni del liceo.

Da dove nasce il connubio tra l’UNICEF e il nostro Liceo?

L’UNICEF è un’associazione alla quale il governo italiano ha dato mandato per propagandare nelle scuole i diritti che festeggiamo nel trentennio. Noi come Liceo abbiamo sempre preso parte anche ad altre iniziative dell’UNICEF. Il comune di Parete ha chiesto di essere riconosciuto come amico dei bambini e dei ragazzi, e attraverso la scuola i nostri ragazzi hanno avanzato proposte al sindaco della città, in modo che fossero tutelati alcuni dei loro diritti.

Quale importanza ha avuto l’evento per gli studenti?

È stata, per i nostri ragazzi, un’occasione per mettersi in gioco ma anche per tanti altri ragazzi delle scuole del territorio. I nostri studenti hanno avanzato diverse richieste, quali: l’istituzione di una consulta giovanile al fine di presentare proposte dei progetti inerenti alle tematiche giovanili; instituire un programma in grado di garantire tamponi antigienici a costo ridotto, al fine di favorire diagnosi più frequenti; inserire una toponomastica femminile, per garantire alle donne i giusti riconoscimenti; un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico; spazi più sicuri per tutelare gli studenti dai diversi episodi di bullismo. Il comune ha deliberato che si farà cura di queste richieste, e che si interfaccerà con i ragazzi per gli aspetti che li riguardano. L’UNICEF ha dato dunque voce alle istanze dei ragazzi.