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RIENTRO A SCUOLA: I POSSIBILI SCENARI SUL RITORNO A SETTEMBRE

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Anno scolastico 2020/21, ancora tante incognite sul rientro tra i banchi di scuola: l’ipotesi delle classi dimezzate

Di J. Laudante

Tra le varie ipotesi inerenti al rientro degli alunni tra i banchi di scuola a seguito dell’emergenza Covid si è presentata anche la possibilità che i gruppi classe possano essere divisi cercando di diminuire il numero di persone nella singola classe. Questa sicuramente va a rappresentare una delle ipotesi più calde, alle quali starebbe pensando la ministra Azzolina, venute fuori già in periodo di piena emergenza sanitaria e che certamente hanno fatto discutere e non poco gli studenti stessi. Si è parlato infatti della probabilità che i singoli gruppi classe sarebbero stati divisi in due sottogruppi che poi si sarebbero alternanti tra la didattica in presenza e quella svolta online, come siamo stati abituati in questo periodo di quarantena. Altra opzione, ancora più drastica, sarebbe quella di dividere effettivamente le classi in due aule separate per la stessa motivazione della quale abbiamo parlato in precedenza.

Questa soprattutto sarebbe la soluzione che, eventualmente fosse attuata, farebbe certamente più male agli studenti, specialmente nel caso dei maturandi, che si vedrebbero separati da una buona parte dei compagni con la quale nel corso dei vari anni hanno condiviso tutto: chiacchierate, litigi, compiti in classe, ansie prima di un’interrogazione, ore ed ore passate su quei benedetti libri. Stiamo parlando dei momenti, degli attimi forse più importanti della vita di uno studente, dei ricordi più limpidi della gioventù di ognuno, dei momenti più belli della nostra vita, e sentir dire che ci sia anche solo la minima possibilità che questa ipotesi possa essere anche solo presa in considerazione fa davvero male. Sarebbe come separare fratelli e sorelle , rompere un legame di sangue, privare dei ragazzi di rapporti umani in un periodo tanto bello della loro vita. Sarebbe un suicidio all’umanità, e soprattutto a cosa significa essere uomo, animale sociale, la quale vita è fatta di rapporti con gli altri. Non lasciamo che questo tremendo periodo, la paura nei confronti di questo virus impedisca a dei ragazzi di godersi i momenti più belli della loro vita.

Nel corso di questi tempi tanto complicati d’altronde si è parlato più e più volte di emozioni, di quei rapporti, di quei legami che con il passare del tempo erano andati mano mano ad incrinarsi. Non si dava più importanza alle piccole cose quale anche solo andarsi a prendere un caffè con un amico, farsi due risate con una persona cara in quanto tutto era la normalità, l’abitudine… poi di punto in bianco si è perso tutto. Sono passati ormai già diversi mesi da quando tutto ciò ha avuto inizio e forse soltanto ora si sta cominciando a riacquisire un briciolo di felicità dopo un periodo tanto buio.

Friedrich Hebbel, grande poeta e drammaturgo tedesco dell’800’, una volta disse che “è la gioia a rendere l’uomo socievole, mentre il dolore lo allontana dagli altri”,quando invece in questo caso è stato proprio il dolore, la malinconia, la tristezza di questi mesi che in qualche modo ci ha permesso di dare ancora più importanza ai valori umani, alla gioia di questi momenti. Una gioia quella che sarebbe in qualche modo sprecata nel caso in cui si decidesse di tornare tra i banchi a classi divise, separando delle persone che hanno imparato a conoscersi nel corso degli anni e andando inevitabilmente ad incrinare dei rapporti umani, delle relazioni delle quali ognuno ha un forte bisogno ora come ora per ritornare a quella nostra amata normalità, per ritornare finalmente alla felicità.