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COSTANZA, IMPEGNO, DEDIZIONE: LE ECCELLENZE DEL NOSTRO ISTITUTO

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Alcuni ragazzi del Liceo Fermi premiati come eccellenze d’Istituto

Di M. Mangiacrapa e C. Carmellino

Anche quest’anno, il giorno 19 dicembre 2019, il nostro Liceo ha scelto di premiare gli studenti che hanno dimostrato grande costanza, impegno e dedizione durante il loro percorso accademico, riuscendo a concluderlo in modo eccellente con punteggio di cento e lode all’esame di Stato. Per l’occasione, abbiamo intervistato l’ex studente Salvatore Di Lorenzo, eccellenza del nostro liceo.

Come ci si sente ad essere una delle eccellenze dell’Istituto?

Non posso non essere contento del fatto che il Fermi mi ricordi in questo modo, visto che si tratta di un istituto che mi ha dato tantissimo e al quale resterò sempre affezionato, nel quale ho avuto l’occasione di studiare con professori davvero eccezionali e soprattutto ha rappresentato per me un periodo di crescita non solo culturale ma anche personale e caratteriale. Per cui mi è sembrato giusto ripagare tutto ciò che ho ricevuto impegnandomi per ottenere risultati come questo.

Qual è stato il momento più difficile del tuo ultimo anno di liceo?

Posso rispondere senza indugio: il momento in cui ho aperto la busta e ho scoperto l’argomento. Piccola premessa: fuori dall’aula, prima dell’esame, ironizzavo sul fatto di non essere molto preparato su “L’asino d’oro” di Apuleio ma che fosse estremamente improbabile che uscisse; apro la busta: brano tratto dall’“Asino d’oro” di Apuleio. Ho vissuto un paio di minuti di leggero panico ma alla fine ho trovato un interessante spunto in un passaggio sulla bellezza della natura; da lì sono partito e ho iniziato a parlare di Wordsworth e Coleridge, della tettonica a placche, della propagazione delle onde sismiche, di meccanica quantistica e di matrici, di Cartesio, Hume e Wittgenstein, di Ungaretti e del Paradiso di Dante; insomma, trovato lo spunto, è andato tutto liscio.

Che consiglio ti senti di dare ai ragazzi che quest’anno si stanno preparando alla Maturità 2020?

Consiglierei innanzitutto di studiare bene gli argomenti di matematica e fisica, perché secondo me la difficoltà maggiore è quella, e lo dico nonostante io studi attualmente in un ambito scientifico, ovvero fisica. Bisogna padroneggiare un certo genere di esercizi, altrimenti anche chi è bravo può subire durante l’esame dei momenti di stanchezza o di defaillance e commettere errori di distrazione. Poi occhio alla letteratura inglese: non c’è cosa peggiore che fare un’ottima esposizione nella varie materie e poi venirsene fuori con un inglese stentato. Io mi sono preparato molto duramente su questo. A scuola e nella vita la competizione non è con gli altri ma con se stessi. Con impegno e perseveranza è sempre possibile raggiungere gli obiettivi prestabiliti ed è proprio questo che ci insegnano le nostre eccellenze!