Il Liceo Fermi promuove l’evento, dedicando un’intera settimana al Coding e al pensiero computazionale
Di A. Pellegrino, C. Sarmiento e M. Mangiacrapa
In occasione della Settimana del Coding promossa a livello europeo e sponsorizzata dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il liceo Scientifico Enrico Fermi ha deciso di dedicare sette interi giorni al Coding e al pensiero computazionale, non solo per le classi del biennio, nelle quali è una disciplina curriculare ma per tutti gli studenti del Liceo. Precisamente dal 7 al 22 ottobre, l’Europa celebra la quinta edizione dell’Europe Code Week, che ha la funzione di favorire l’avvicinamento di ragazzi di tutte le età al pensiero computazionale e al problem solving, attraverso l’organizzazione di eventi ludici e formativi. La Professoressa Giovanna Vassallo, docente di Coding, è la referente di tale iniziativa. Ci ha spiegato l’importanza nella vita di tutti i giorni del Coding e del conseguente sviluppo del pensiero computazionale. Il Coding è una sorta di programmazione a due occhi, cioè una programmazione visiva, di cui prima si occupavano solo gli informatici che utilizzavano codici particolari e difficili da decifrare, mentre oggi è accessibile a tutti. Il Coding è uno strumento per sviluppare il pensiero computazionale, che è un valore aggiuntivo al nostro modo di pensare e dà alle persone la possibilità di risolvere un problema in minor tempo e con più efficacia di chi, invece, non lo possiede e va per strade più lunghe e impegnative, ottenendo minori o magari gli stessi risultati, ma impiegando più tempo ed energie. Esso essendo un mezzo per arrivare al pensiero computazionale, dovrebbe essere alla portata anche dei docenti che non insegnano matematica. Il Coding andrebbe applicato a tutte le materie. Per esempio può essere applicato ad un compito di italiano: se si divide il compito in tanti “sottocompiti”, si sta svolgendo un algoritmo paragonabile a quello delle equazioni di secondo grado. Nonostante in Italia sia arrivato tardi rispetto al resto del mondo e in particolare agli Stati Uniti d’America, dove l’ex Presidente Barack Obama già nel 2012 aveva messo a disposizione diversi miliardi di dollari per l’insegnamento del Coding nelle scuole, al Fermi è stato reso obbligatorio dal Dirigente Scolastico Adriana Mincione. Da ben due anni questa disciplina ha permesso di fare un grande passo avanti sia per i ragazzi che per i docenti. Infatti, saper programmare offre grandi possibilità per sfruttare al meglio l’avanzatissima tecnologia di cui disponiamo, stimolando la creatività di tutti (per esempio creando delle App). I principi base della programmazione devono quindi costituire una base culturale comune e gli eventi organizzati dal Code Week hanno questa finalità. Le attività programmate per questo evento che ha riscosso grande entusiasmo sia l’anno scorso ma soprattutto in quello corrente, sono: lezioni interattive in streaming che tratteranno la programmazione visuale a blocchi, la creazione di giochi attraverso il linguaggio della programmazione, una caccia al tesoro virtuale e un labirinto virtuale allestito all’interno dell’Istituto, l’allestimento di spazi comuni e workshop (Code Week corner) e la creazione di una classe virtuale sulla piattaforma “Edmodo”, dove gli alunni eseguiranno le attività interattive. Inoltre la professoressa Vassallo consiglia a tutti di fare un corso di Coding sulla piattaforma “Code.org”, dove si possono imparare un sacco di cose inerenti alla programmazione e ogni volta che si usa, si perfezionano sempre più le proprie abilità. Il Coding è uno strumento davvero utile ma spesso non gli viene dato spazio in tutte le classi. Quindi, probabilmente, l’importanza di questa disciplina emergente nelle scuole andrebbe rivalutata anche perché i giovani potrebbero rendersi ancor più conto delle varie possibilità che la tecnologia ci offre.