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A SCUOLA DI OPEN COESIONE

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Il Liceo Fermi vince il concorso “ASOC”         

Di K. Menale e I. Iavarone

A scuola di OpenCoesione (ASOC) è un percorso didattico aperto alle scuole secondarie appartenenti a qualsiasi indirizzo. Attraverso un “team”, gli studenti realizzano una ricerca tematica finalizzata alla sensibilizzazione delle caratteristiche socioeconomiche, ambientali e culturali del proprio territorio. Anche il nostro Liceo ha preso parte a questo progetto, aggiudicandosi il primo posto.

Rivolgiamo qualche domanda alla prof.ssa Annagrazia Rambone, che ha coordinato il lavoro dei ragazzi.

Cosa riguarda nello specifico il progetto “ASOC”?

A Scuola di OpenCoesione, percorso didattico finalizzato all’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva e consapevole, si realizza attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Il progetto è promosso dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il MI, la rappresentanza in Italia della Commissione europea e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il percorso ASOC consente di sviluppare competenze digitali,  statistiche, di educazione civica, storytelling ma anche abilità trasversali come senso critico, problem-solving, lavoro di gruppo e capacità interpersonali e comunicative; consente altresì di conoscere e comunicare, con articoli di data journalism, in che modo le politiche di coesione intervengono nei propri territori. Il percorso didattico è articolato in quattro step che prevedono una visita di monitoraggio civico, la partecipazione attiva agli eventi della Settimana dell’Amministrazione Aperta – Open Gov Week e un evento pubblico finale. La didattica è organizzata secondo un modello misto con modalità di fruizione di contenuti online di tipo MOOC (Massive Open Online Courses) e lavoro di gruppo project-based attraverso l’utilizzo di tecnologie, strumenti di condivisione online, blog, social network.

Avete denominato il vostro team “Panta Rei”, come mai è stato scelto questo nome?

Il Team ha scelto di monitorare il progetto “Risanamento Ambientale e Valorizzazione dei Regi Lagni- Fase 2” – finanziato con un Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, programmato dalla Regione Campania per il settennato 2014-20 -non solo per la vicinanza geografica, ma per approfondire un tema sociale, ambientale e culturale che riguarda il “nostro” Mare, il litorale Domitio-Flegreo. Quando si è trattato di scegliere il nome del Team i nostri studenti sono stati illuminati da una considerazione: lo stato di degrado in cui versano i Regi Lagni e sentir parlare di acque ha riportato loro alla mente la famosa frase di Eraclito “Tutto scorre” (Panta Rei): è la teoria del divenire la quale afferma che tutte le cose cambiano mentre nei Regi Lagni tutto sembra ristagnare; questa citazione rappresenta tuttavia una speranza, che nell’immediato futuro l’acqua dei Regi Lagni possa scorrere e defluire pulita come accadeva negli anni ’50. È così che il Team ha deciso che Panta Rei  (πάντα ῥεῖ) sarebbe stato il nome più adatto per rappresentarlo.

La vostra squadra era molto numerosa, come avete deciso di organizzarla?

Dopo aver individuato dal portale di OpenCoesione il progetto da monitorare, gli studenti hanno scelto il ruolo da ricoprire nella realizzazione del percorso. Così i designer si sono occupati della creazione del logo, della realizzazione delle locandine degli eventi, dell’elaborazione grafica di un canvas e delle infografiche, statiche e dinamiche nonché del montaggio di un video di monitoraggio civico e dell’elaborato creativo; gli analisti hanno approfondito e sviscerato il tema attraverso ricerche ed analisi statistiche, anche con il supporto dell’ISTAT; le blogger e le storyteller hanno redatto i blog pubblicati nei report di ASOC, l’articolo di data journalism ed hanno creato un eccellente prodotto digitale, il c.d. “Gioco dell’airone”, grazie al quale hanno raccontato, attraverso un gioco interattivo, tutte le fasi della ricerca; le head of research hanno contattato i soggetti  da intervistare ed hanno redatto un dossier di ricerca grazie al quale hanno costantemente aggiornato lo stato di avanzamento del progetto; le social media managers hanno creato tutti i profili social, consentendo una comunicazione continua e dinamica; infine, i project managers hanno avuto il compito di coordinare e sovraintendere alle numerose attività svolte dal team che non si è fermato neanche durante il lockdown.

Per concludere, che considerazione ha, professoressa, in merito a quest’esperienza?

La prof.ssa Pernisi ed io crediamo fortemente nella straordinaria valenza educativa e formativa di questo percorso didattico, sia perché grazie ad esso gli studenti acquisiscono delle soft skills, sia perché stimola in loro la capacità di leggere in maniera critica la realtà, rendendoli cittadini più consapevoli, pertanto maggiormente attivi. Siamo molto soddisfatte del risultato raggiunto e per questo ringraziamo i nostri studenti per il grande impegno profuso nella realizzazione progetto, ringraziamo altresì il nostro Dirigente scolastico, prof.ssa Adriana Mincione, perché ci ha sempre incoraggiate e sostenute.