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L’INFORMAZIONE ENTRA A SCUOLA

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Viviamo in una società che evolve rapidamente, caratterizzata da sempre nuove tecnologie che con le loro enormi potenzialità rendono agevoli le nostre vite e inevitabilmente le trasformano. Ciò ha comportato delle modifiche all’interno della società, modifiche che ci sono state nel corso degli anni e che continueranno ad esserci.

Di certo i ragazzi che si presentano oggi a scuola non sono come quelli di 30 anni fa, questo perché si è in continuo cambiamento, ma c’è una cosa su cui le varie generazioni di studenti potrebbero trovare una nota comune: la passione per il giornalismo, per poter comunicare e divulgare le notizie.

Il laboratorio di giornalismo è una delle attività che, da sempre, suscita un notevole interesse nei ragazzi. Sicuramente, chi tra gli adulti, non ricorderà i primi giornalini ciclostilati da studente? Magari anche finanziati di tasca propria tanto era il desiderio di esprimere liberamente la propria opinione. Ebbene, pensiamo a ciò e trasportiamolo ai giorni nostri, dove la comunicazione è parte fondamentale della vita dei ragazzi sotto forma di sms, chat e forum. I ragazzi passano molte ore su Internet: la televisione e i social media sono il resto del loro mondo; perciò anche la scuola deve restare al “passo coi tempi” se non vuole rischiare di essere ignorata dagli alunni, finendo per considerarla monotona e antiquata. In previsione della dispersione scolastica, molti dirigenti di varie scuole in collaborazione con i docenti, si sono chiesti: “possiamo utilizzare la multimedialità, così attraente per i ragazzi di oggi, per raggiungere gli obiettivi didattici?”

La risposta a questa domanda sono i Laboratori di Giornalismo, che attraverso la realizzazione di “redazioni simulate” permettono ai ragazzi di calarsi in un contesto professionale e di prendere coscienza di far parte di una realtà più complessa e di poter incidere sui suoi cambiamenti.

Il lavoro di redazione di un giornale è, tra l’altro, un valido supporto alla pratica didattica per il consolidamento delle competenze di base della lingua italiana e fornisce stimoli per approfondire i contenuti di tutte le altre discipline, lingue straniere comprese, ove si intenda attivare una rubrica in lingua. La scrittura su web, inoltre, è più immediata, diretta e veloce per la divulgazione di notizie. Questo è lo stile di comunicazione a cui i giovani sono abituati fin da piccoli: è il loro mondo ed è lì che deve cercare di entrare la scuola oppure rischia di diventare un museo. I ragazzi, inoltre, vogliono far sentire la loro voce, parlare dei loro problemi con semplicità al mondo degli adulti e a quello dei loro pari. Nel farlo si confronteranno con punti di vista diversi ed impareranno a collaborare, a fare e saper vivere insieme. Coopereranno con gli altri al fine di raggiungere un obiettivo comune a tutti; canalizzare le energie dentro questa forma di comunicazione serve ad allontanare la violenza verbale e fisica e gli atteggiamenti di intolleranza.

La scrittura, infatti, è un viaggio di scoperta, che permette di staccarsi dall’esperienza per esaminarla. Ci induce a esplorare le situazioni da altri punti di vista, a formarci delle opinioni, a risolvere problemi, a comunicare intuizioni, a mettere a confronto idee. In una parola: a crescere.

 

Federica Petrarca