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LICEO FERMI: UNA SCUOLA DI CAMPIONI!

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Tre studenti, tre discipline sportive, tre passioni

Di F. Fusco, A. Verde e M. Perfetto

Scuola e sport, insieme, sono un’alleanza educativa dalla quale si possono trarre solo vantaggi. Le discipline sportive però non sono solo un insieme di attività che consentono di allenare il corpo ma rappresentano un mezzo attraverso il quale, gli adolescenti particolarmente, riescono a sconfiggere le proprie insicurezze. Una volta si pensava che i ragazzi potessero concentrarsi su una sola cosa tra lo studio e lo sport. Oggigiorno, invece, ognuno riesce a organizzarsi per essere sia un ottimo studente che un grande atleta e nel nostro Liceo, molti sono gli “atleti-campioni” che hanno fatto dello sport la loro passione e che da anni riescono a trovare tempo per studiare e per dedicarsi alla propria disciplina preferita sacrificando il tempo libero. A questo proposito, abbiamo ascoltato l’opinione di tre ragazzi che ci hanno raccontato del loro amore per la propria disciplina sportiva preferita. Emanuela Scalzone, alunna della classe 3B ci emoziona parlandoci del suo sport del cuore: “Nella mia vita ho provato tanti sport ma il pattinaggio, che pratico da soli 3 anni, mi ha lasciato emozioni che difficilmente dimenticherò. Durante l’allenamento mi sento me stessa, sto bene e accade spesso di entrare in completa simbiosi con i pattini. Nella vita penso che ognuno di noi deve trovare la sua vera passione ma non è importante da quanto tempo ti ci dedichi, ma quanta costanza, amore, impegno e passione tu ci metta” Nicola Salvatore Marrandino, studente della classe 3D, ci rivela: “Pratico karate e arti marziali a livello agonistico da quando avevo 9 anni ma non mi stancherò mai. La palestra per me è come una seconda casa, costituita da atleti che vincono e perdono insieme, che creano legami indissolubili. Io credo che lo sport sia un’occasione per creare nuove amicizie, acquisire maggiore autostima e divertirsi, ricordando ogni momento per tutta la vita.” Infine Elia Siano, anche lei alunna del nostro Liceo racconta: “Ho iniziato a giocare a pallavolo esattamente 7 anni fa, quando non ne sapevo assolutamente nulla ma è bastato solo entrare in quella palestra per sentirla come una casa. Oggi mi sento cresciuta e buona parte di questo lo devo a lei. Con lei ho imparato a non mollare mai, a non lamentarmi per il dolore quando, mentre giocavo, mi facevo male perché lamentarsi non serve a nulla, è solo una perdita di tempo. Ho imparato a non dire mai che non ce la faccio perché come disse un grande giocatore: “La differenza tra possibile ed impossibile sta nella determinazione di un uomo”. Ho imparato a cadere e a rialzarmi in meno di un secondo, anche se le cadute mi facevano male; e così come nella vita ho capito di non poter permettermi di restare a terra, di lasciarmi distruggere da una situazione o da qualcuno ma devo sempre trovare la forza di rialzarmi e ricominciare. La pallavolo mi ha insegnato a non avere paura, ad aiutare un mio amico in difficoltà, a non giudicare! Ma ho inoltre capito una cosa importantissima, cioè che le debolezze possono essere trasformate in punti di forza.” È questo l’emozionante pensiero di Elia, studentessa frequentante la classe 5Cs. Con le sue parole, pubblicate anche su un post Facebook, ha commosso ogni docente di scienze motorie e sportive e il Dirigente Scolastico Adriana Mincione, che continuano a spronarla complimentandosi per la passione trasmessa con le sue incalzanti parole, una vera dichiarazione d’amore verso la sua disciplina sportiva preferita. Il nostro augurio dunque è che la determinazione e i sogni dei tre ragazzi intervistati possano essere da sprono e da motivazione per tutti gli studenti del nostro Liceo che, a volte, non riescono a superare ogni genere di criticità: tenete duro!