Un incontro per denunciare la violenza e un messaggio di positività per gli studenti
Di I. Costanzo e M. Aburime
Il 15 Maggio presso l’aula magna del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa si è tenuta la presentazione del libro Benvenute in paradiso. Schiave della terra dei casalesi del giornalista de Il Mattino, Claudio Coluzzi. L’autore è stato presentato dalle docenti di lettere Eleonora Ciambelli e Annamaria Ruggiero che, accogliendo gli studenti del Liceo, hanno introdotto il libro: un vero messaggio contro la violenza sulle donne. Una storia vera ma romanzata, un intreccio tra verità e giallo, che narra di due ragazze che hanno lasciato l’Albania per inseguire il sogno di avere un futuro migliore in Italia. Con questa illusione, si sono invece ritrovate nel casertano, vittime dello sfruttamento della prostituzione. L’autore denucia pubblicamente fatti raccapriccianti relativi al mondo di donne straniere che, con l’inganno, vengono portate in Italia e divengono vittime della delinquenza. Le protagoniste dell’inchiesta, su cui Coluzzi e la polizia hanno indagato, sono Sonia e Jana. La prima sarà uccisa del suo stesso sfruttatore, mentre la seconda, incinta di un suo “cliente” sarà costretta a partorire in Germania. Lì le sarà strappato il figlio per essere rivenduto dagli sfruttatori ad una coppia tedesca.”La vostra forza è il numero di parole che conoscete e il modo in cui le usate”così Claudio Coluzzi parla agli studenti dell’importanza della parola, proprio lui che ha realizzato in prima linea questa inchiesta e per questo motivo è stato in più occasioni minacciato. I suoi articoli, infatti, sono stati più volte pubblicati sul quotidiano Il Mattino ma la scelta di pubblicare Benvenute in paradiso nasce dall’esigenza di entrare in maniera più duratura nelle case dei lettori: ”il libro dura di più” sostiene fermamente il giornalista riferendosi alla volontà di non limitarsi alle battute di un articolo di giornale. L’incontro è stato arricchito da ragazzi e professori, curiosi di sapere qualcosa in più del libro che hanno letto. Molti si domandano se i personaggi citati all’interno del romanzo sono del tutto reali o se c’è qualcosa di inventato. E Coluzzi, soddisfatto della curiosità dei giovani lettori, risponde: “Tutto il racconto è tratto da una storia vera, con personaggi che realmente hanno interagito con me in questa “lotta”. C’è un solo particolare: i nomi dei personaggi del racconto. Quelli non corrispondono ai nomi reali”. Al termine della presentazione, noi della Redazione Cultura del giornale del Liceo Parola al Fermi! abbiamo chiesto al giornalista le sue impressioni sull’incontro appena svolto con i ragazzi. Coluzzi gentile e disponibile, sorridendoci ha risposto: ”Sono davvero felice di essere stato qui con voi. Aversa è la mia città ed è, chiaramente, la città a cui più tengo. Sono contento che tutti gli studenti si siano cosi interessati a questi temi perchè sono convito che è proprio grazie a voi e al vostro modo di reagire nei confronti della violenza sulle donne e della criminalità, ci sarà la possibilità di cambiare in positivo il nostro territorio, che è un territorio che merita perché abitato anche da persone positive e non solo da uomini violenti. E voi ne siete tesimonianza”.