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LICEO FERMI, ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: GLI STUDENTI NON SI FERMANO MAI

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Più vicini al mondo del lavoro, grazie alle curvature

Di E. Massimo, C. Vallifuoco

Il 13 luglio 2015 la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica hanno approvato la legge 107, proposta dall’ex premier Matteo Renzi, anche conosciuta come Legge della Buona Scuola. L’accettazione di questa Legge ha segnato sin da subito un cambiamento nelle materie fondamentali per il sistema scolastico di istruzione. Tra le novità, sono stati resi obbligatori i percorsi di alternanza scuola lavoro che sono stati inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e vengono ormai considerati come parte integrante dei percorsi d’istruzione. L’idea di alternare il mondo scolastico con esperienze di lavoro concrete era già prevista, prima della riforma, per gli istituti tecnici che come novità hanno solo visto aumentare il numero di ore da effettuare. Per quanto riguarda i licei è stata una grossa novità che ha fatto molto discutere. Attualmente l’alternanza è prevista per gli studenti delle classi terze e quarte delle scuole secondarie di secondo grado; per il prossimo anno scolastico l’obbligo sarà esteso anche alle classi quinte. Al Liceo Scientifico Enrico Fermi, la riforma è stata presa da subito molto seriamente. Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, Prof.ssa Adriana Mincione, si è immediatamente mobilitata nell’organizzazione di tre diversi percorsi che hanno preso il nome di curvature. Ogni curvatura tratta di un argomento diverso ed è possibile scegliere tra il settore di scienze della vita, ingegneria – architettura, giuridico – economico. Le lezioni vengono svolte a scuola settimanalmente, elaborate da docenti preparati e qualificati. I tutor interni dei percorsi di curvatura sono docenti dell’istituto, mentre i tutor esterni vengono selezionati in base a dei bandi organizzati dalla scuola. Gli alunni sono suddivisi in gruppi di circa 20 persone e sono chiamati ad assistere agli incontri settimanali, della durata di tre ore, durante il giorno di rotazione della loro classe per permettere meglio di conciliare studio e le ore di Alternanza Scuola Lavoro. Si raggiunge, in questo modo, il totale di 80 ore annue previste per i licei. Queste ore vengono divise tra 50 teoriche, ovvero gli incontri settimanali in classe citati in precedenza, e 30 esterne che si effettuano con uscite didattiche in facoltà universitarie sul nostro territorio o altre attività di didattica decentrata. Gli argomenti trattati nelle lezioni teoriche vengono scelti dal consiglio di classe in accordo con il responsabile dell’Alternanza. Nonostante questo percorso sia obbligatorio, tutti i professori sono felici di aiutare a realizzare attività adatte a tutti gli alunni per rendere quest’esperienza più utile possibile. Ciò dimostra ancora una volta che i professori del nostro liceo si prodigano facendo sempre il possibile affinché gli alunni possano svolgere le attività didattiche in modo coerente e completo. Per quanto riguarda gli studenti, sin dall’inizio non si sono dimostrati molto favorevoli all’iniziativa ritenendola una perdita di tempo. Tuttavia, dopo circa sei mesi di attività si sono resi conto di aver imparato molte cose nuove, ampliando le proprie conoscenze e mettendosi alla prova in nuovi settori. Questo indica quanto spesso i preconcetti siano sbagliati.