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E IL NAUFRAGAR “NON” M’È DOLCE IN QUESTO MAR

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Di M. G. Coppola

Convegno sull’inquinamento marino causato dall’uso indiscriminato della plastica.

Il giorno 30 maggio i ragazzi iscritti al percorso di alternanza del ramo Scienze della Vita si sono recati nell’aula magna del Liceo per assistere al convegno Plastic Sea. L’evento è stato organizzato dalle prof.sse Anna Di Nocera, Maria Carla Ferrari e Giuseppina Tanzillo e ha visto alternarsi i racconti e le esperienze di Giovanni Sabatino, Presidente dell’Ente Riserve Volturno Licola Falciano, Sonia Manzo, ricercatrice senior ENEA e Francesco Federico Ferrari. Quest’ultimo è un giovane biologo marino, Environmental Coordinator dell’agenzia “The Ocean Cleanup” che, dopo aver vissuto un mese nel bel mezzo dell’oceano, è riuscito a progettare un’apparecchiatura che raccoglie le enormi quantità di plastica che purtroppo infestano e inquinano le acque marine. Ad esprimere le proprie considerazioni circa l’evento sono Alessia Romano di 3aF e Luigi de Gennaro di 3aO.

Quanto ti senti coinvolta da questa  tematica ambientale?

Mi sento molto coinvolta da questo argomento perché è  molto attuale e interessante, affrontato anche nelle ore di alternanza. – racconta Alessia. Mi è piaciuta particolarmente la storia di Francesco Ferrari che ci ha spiegato in modo molto chiaro la nascita e il ruolo della Compagnia Ocean Cleanup. Il problema affrontato mi ha fatto riflettere e capire quanto sia importante intervenire per contrastare o, almeno ridurre, l’inquinamento degli oceani.

Quale pensi sia il modo migliore per sensibilizzare sia i cittadini sia l’opinione pubblica a riguardo?

Penso che sia necessario iniziare dal basso e sensibilizzare gli studenti, recandosi in più scuole possibili per affrontare tale tematica. – continua Alessia – Noi giovani saremo il futuro e gli adulti devono puntare sulla nostra educazione per migliorare la situazione globale. È certamente un lavoro arduo che impiegherà molto tempo per essere realizzato appieno, ma bisogna iniziare da subito per avere dei risultati il prima possibile. Tutti possiamo e dobbiamo contribuire perché ignorare il problema non porterà alcuna soluzione.

Cosa ti ha colpito maggiormente delle parole dei relatori?

Ho trovato l’incontro coinvolgente anche perché i relatori parlavano con il cuore e questo evidenzia la passione per il proprio lavoro e l’amore per il nostro pianeta. – continua Luigi.

Cosa invece non condividi?

Condivido pienamente tutta l’iniziativa, perché bisogna parlare di tutte le problematiche per aiutare i cittadini a comprendere al meglio quanto sia importante preservare il nostro pianeta. – conclude.

A colpire Alessia è stato il racconto di Federico che, durante le sue esplorazioni marine, ha trovato una tartaruga con lo stomaco colmo di plastica. Questo episodio dovrebbe farci riflettere su quanto le scelleratezze umane abbiano ripercussioni sia sulla salute degli animali sia sulla nostra: noi tutti ci nutriamo di pesci, di crostacei, insomma  di tutto ciò che il mare ci offre e che, naturalmente, “fagocita” le plastiche disperse nel mare, conseguenza anche di uno sversamento scellerato e non controllato. La prossima volta prima di abbandonare una bottiglia d’acqua in classe, o di gettarla a terra senza fare uso del contenitore apposito, pensiamo a cosa stiamo facendo: il nostro dovrebbe essere “Un Mare Da Amare” e non “Da Inquinare”!