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GRAZIE ALLE STELLE SI VOLA A MATERA

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Matteo Maria Rucco arriva in finale alle Olimpiadi di Astronomia

Di M. G. Coppola

Lo scorso 4 ottobre il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa ha visto sfidarsi I ragazzi delle categorie Senior e Junior nelle Olimpiadi di Astronomia, competizione nuova per il nostro Istituto resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Osservatorio di Capodimonte. Il 3 marzo sono stati pubblicati I risultati della prova preliminare che hanno visto emergere Matteo Maria Rucco, alunno di 1ªI che si è distinto per le sue abilità e conoscenze nella categoria Junior 2. Sarà proprio lui, infatti, a rappresentare non solo il Liceo, ma tutta la Campania, nella fase nazionale della competizione che si svolgerà a Matera dal 15 al 17 Aprile presso l’Istituto Comprensivo Statale F. Torraca. Emozionato ma soddisfatto, Matteo racconta la sua esperienza.

 

Abbiamo saputo del tuo grande successo… Qual è stata la prima reazione quando hai letto il tuo nome nella lista dei finalisti?

Prima di guardare i risultati della prova interregionale pensavo, essendo sicuro di aver sbagliato un quesito, di non essere passato. Di conseguenza, quando ho trovato anche il mio nome tra gli ammessi alla finale nazionale, quasi non ci credevo. È stato incredibile: le Olimpiadi Italiane di Astronomia sono una cosa a cui tengo tantissimo.

 

Come pensi di prepararti per affrontare la fase finale?

Sul sito ufficiale c’è una lunga lista di argomenti su cui dovremo essere ferrati e ovviamente intendo padroneggiarli tutti. Proprio per questo al momento dedico quasi due ore al giorno alla mia preparazione ma intendo raddoppiarle e, magari, triplicarle nel corso del prossimo mese.

 

Come descriveresti questa esperienza se potessi usare solo 3 aggettivi?

Emozionante, molto impegnativa ma, allo stesso tempo, soddisfacente

 

È il tuo primo anno nell’istituto e già hai raggiunto un considerevole traguardo, cosa ti aspetti dal futuro?

Sono una persona che punta sempre a raggiungere il massimo. Ligabue ha ragione a dire che “chi si accontenta gode così così”, dunque non ho idea di dove arriverò nel corso dei quattro anni di scuola secondaria superiore che mi rimangono (o poco più) ma so che darò il triplo del mio massimo potenziale per raggiungere vette sempre più alte.

 

In conclusione, della prova interregionale si era detto “per aspera ad astra”. C’è quindi da chiedersi: una volta raggiunte le stelle dove si va? Lo scopriremo grazie a Matteo, un altro dei grandi (anche se piccolo per età ed esperienza di studi) talenti che il Liceo ha avuto la fortuna di accogliere, l’abilità di istruire e la possibilità di guidare nella realizzazione dei propri sogni, dei propri obiettivi e traguardi.