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IL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA: IL FUTURO DEL NOSTRO PIANET

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Il Liceo Fermi ha organizzato un’uscita didattica presso il termovalorizzatore di Acerra

Di M. Mangiacrapa e C. Sarmiento

Giovedì 22 novembre la classe 3D, accompagnata dalla Prof.ssa di scienze Maria Coppola, si è recata al termovalorizzatore di Acerra, un impianto di trattamento di rifiuti dove, grazie allo smaltimento e all’incenerimento di materie secche, si ricava energia. Il termovalorizzatore è stato progettato e realizzato con le migliori tecnologie disponibili per assicurare la massima protezione ambientale, infatti il combustibile che lo alimenta è costituito dai rifiuti non pericolosi derivanti dalla tritovagliatura dei rifiuti urbani effettuata negli impianti S.T.I.R (Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti) della Regione Campania. Ciò fa sì che quest’impianto sia ben al di sotto, di circa il 90%, del limite massimo di inquinamento. Proprio per questo motivo l’impianto è uno tra quelli più importanti e all’avanguardia d’Europa. Sempre più spesso, al giorno d’oggi, si parla di inquinamento, un problema ambientale che va aggravandosi, e di rifiuti, e di come si possano ridurre al minimo i danni causati dall’errato smaltimento e dall’abbandono degli stessi. Grazie alla tecnologia sempre più innovativa si è arrivati alla costruzione  del termovalorizzatore, che però necessita della corretta differenziazione  dei prodotti da gettare. Questo genere di visita guidata riesce a cambiare i punti di vista dei ragazzi, approfondendo le loro conoscenze in materia, spesso scarse. A questo proposito, Paolo Piro, studente della 3D, afferma: “Questa uscita didattica è stata molto importante per noi ragazzi perché ci ha fatto capire come quest’impianto non sia come lo dipingono in televisione, ovvero come un mostro inquinante. Anzi, è una vera e propria risorsa per il nostro territorio”, insomma dei ragazzi di soli 15 e 16 anni hanno potuto comprendere come funziona un’impresa così complessa, riscoperta come una vera e propria risorsa, e quanto sia importante lo smaltimento corretto dei rifiuti. Il ragazzo continua meravigliato, raccontando che è stato illuminante scoprire che dai rifiuti, attraverso diversi processi e la raccolta differenziata del fattore secco, si può ricavare un quantitativo di energia tale da alimentare una lavatrice per circa quattro ore. Informando i ragazzi, si informa la generazione futura che ha il potere e la capacità di innescare il cambiamento, portando avanti la corretta gestione dei rifiuti, a partire da gesti e azioni semplici. Le aspettative dei ragazzi rispetto all’iniziativa sono state del tutto superate perché si è trattato di un percorso molto interessante, come testimonia lo studente: “Siamo rimasti molto soddisfatti, in particolar modo dalla spiegazione dei collaboratori dell’impianto che ci hanno spiegato come tutto accade, dall’arrivo dei camion fino alla produzione di energia elettrica. Ne abbiamo poi anche discusso in classe, sia con la docente di scienze, che ci ha fatto comprendere a pieno il funzionamento del termovalorizzatore, sia con la docente di italiano, con cui abbiamo analizzato le tematiche di attualità riguardanti la costruzione di nuovi termovalorizzatori, su cui noi siamo pienamente d’accordo.” Dunque, l’iniziativa è risultata anche molto impegnativa e la classe la consiglierebbe ai propri coetanei, in quanto ha permesso loro di comprendere come il riciclo dei rifiuti sia una parte fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente – e quindi anche della nostra vita su questo pianeta che spesso maltrattiamo. Si tratta di tematiche attuali, che stanno giustamente influenzando anche il nostro scenario politico attuale; quindi uscite didattiche del genere, che permettono un’informazione diretta dei ragazzi, ovvero degli adulti del futuro, hanno una grande importanza e sono da promuovere e ripetere, in quanto c’è in gioco la nostra amata Terra!