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GIOCHI DI ARCHIMEDE: UN APPROCCIO DIVERSO ALLA MATEMATICA

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Gli studenti incontrano una matematica diversa dal solito

Di M. Mangiacrapa e C. Sarmiento

Il giorno giovedì 22 novembre, presso l’Aula Magna del Liceo Fermi, si sono svolti i “Giochi di Archimede”, gara divisa  in due turni: dalle 8:20 alle 10:20 per gli alunni del primo biennio; dalle 10:40 alle 12:40 per quelli del secondo biennio e del monoennio. “I Giochi di Archimede” rappresentano  la prima fase delle Olimpiadi di Matematica, ovvero gare di soluzione di problemi matematici rivolte alle scuole secondarie di secondo grado, in cui i ragazzi devono impegnarsi ad usare la propria creatività per ideare dimostrazioni e risolvere problemi diversi da quelli che hanno conosciuto sui banchi di scuola. Le varie fasi delle Olimpiadi sono curate dall’Unione Matematica Italiana (UMI), un’associazione che conta circa 3000 matematici e scienziati, il cui obiettivo è quello di promuovere e divulgare lo sviluppo della Matematica. Le Olimpiadi si svolgono in Italia dal 1973, il che le rende a livello nazionale le gare più antiche e seguite sino ad  oggi. Basti pensare che nel 2017, circa 1500 scuole italiane hanno aderito al Progetto, per un totale di circa duecentomila studenti partecipanti alla prima fase. Lo scopo di queste gare è quello di avvicinare gli studenti alproblem-solving, sfida che un matematico di professione incontra nel proprio lavoro, ma soprattutto mostrare loro una matematica più stimolante e interessante rispetto a quella in cui bisogna meccanicamente applicare formule. I migliori sei studenti andranno a formare la squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali della Matematica, evento  organizzato ogni anno in una nazione diversa, a partire dal 1959, e che vede la partecipazione di più di 100 nazioni. Dunque, si può affermare che l’intento a cui l’UMI aspira si sta realizzando: sempre più studenti decidono di partecipare ed essere coinvolti in una esperienza che dà loro la possibilità di mettere in atto le proprie conoscenze e competenze nel campo della matematica e allo stesso tempo di usare la propria immaginazione, dimostrando quindi che la matematica non è così noiosa come viene spesso immaginata nell’universo studentesco. Fra i partecipanti del secondo biennio troviamo Giovanni Cantone, 3B, il quale ha rivelato di aver partecipato a questo genere di gare per la prima volta giovedì scorso, prendendo questa decisione in piena autonomia. Continua, poi, affermando di aver trovato gli esercizi non troppo difficili, ma, al contrario, calibrate sulle competenze maturate nel suo corso di studi . Queste Olimpiadi portano lo studente ad un utilizzo maggiore della logica nella comprensione e nello svolgimento dei quesiti. A questo proposito, Giovanni dice: “È stato molto interessante perché, essendo esclusivamente esercizi di logica, comportavano un ragionamento, pertanto sono un ottima occasione  per mettersi alla prova. Anche se onestamente, è stato un po’ stancante.” Un altro partecipante è stato Armando Compagnone, della classe 4B, il quale, differentemente dal primo, ha già partecipato a gare del genere, anche per discipline diverse dalla matematica. Armando racconta di essere stato invitato a partecipare dalla sua prof.ssa di matematica e fisica, e ciò l’ha spronato ad iscriversi. Lo studente ammette di aver trovato le prove un po’ più impegnative delle altre da lui precedentemente affrontate, ma nonostante ciò rivela anche di essersi divertito. Conclude affermando: “È stato bello mettersi alla prova! Ed è stato bello avere l’ccasione di  approcciarsi in modo diverso alla matematica.” Insomma, le affermazioni di questi due ragazzi sottolineano come queste prove riescano ad avvicinare gli studenti alla matematica, una materia tanto difficile, piena di calcoli e formule da ricordare, che però può anche anche divertire quando  stimola la logica. Similmente, i ragazzi possono vivere un’esperienza del genere quando, nei libri di matematica e fisica, tra espressioni ed equazioni, ci sono anche problemi di vita reale, che attirano molto di più la loro attenzione. Le Olimpiadi si svolgono ogni anno e sono sempre di più i ragazzi che decidono di mettersi alla prova, dimostrando la loro voglia di imparare divertendosi.