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OCSE PISA: LE INDAGINI E LA SPERIMENTAZIONE AL FERMI

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Al Fermi, tre anni fa, è arrivato un corso di formazione per i docenti indetto da L’Orientale

Di M. Mangiacrapa, C. Sarmiento e I. Quagliariello

PISA, acronimo di Programme for International Student Assessment, è la più grande indagine internazionale sul campo dell’educazione. È promossa dall’OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, coinvolge gli studenti quindicenni di più di 80 Paesi ed è oggi alla sua settima edizione. Il Progetto consiste nella somministrazione di prove cognitive (di Lettura, Matematica, Scienze e Financial Literacy) e questionari per la rilevazione delle variabili di contesto (Questionari Studente, Scuola e Genitori). I risultati di PISA vengono utilizzati per conoscere il livello di preparazione degli studenti, permettendo di individuare gli aspetti da migliorare e consentendo un confronto tra il rendimento degli studenti di diversi Paesi. Al PISA partecipa anche il Liceo Fermi che, inoltre, ben tre anni fa, ha aderito ad una sperimentazione legata alle prove, promossa dalla Regione Campania che coinvolge l’Università degli studi L’Orientale di Napoli. La regione, nel 2015, ha infatti indetto un corso di formazione per gli insegnanti di Lettere e Matematica degli istituti superiori. Più precisamente, il dipartimento di Lettere partecipa al Progetto “Saper leggere per saper scrivere”, basato sulla lettura e la comprensione del testo, mentre il dipartimento di Matematica partecipa al Progetto “La statistica non è un azzardo”, incentrato soprattutto sulla statistica e la probabilità. Da entrambi i Progetti il Fermi ha inoltre ricavato gli omonimi PON per l’anno scolastico 2017/2018. Le docenti del Fermi che hanno partecipato al corso di formazione sono le prof.sse Mariapiera de Lerma, Antonella Petito e Patrizia Cuomo per il dipartimento di Lettere e le prof.sse Maria Rosaria Sarnelli, Vincenza Ciriello e Stefania Cardillo per il dipartimento di Matematica. Le docenti, tramite le attività organizzate con l’aiuto di ricercatori e docenti universitari, hanno notato dei netti miglioramenti in ambedue le discipline. A questo proposito, la prof.ssa de Lerma, referente per la somministrazione che avverrà nei giorni 18, 19 e 20 aprile, afferma: “Credo che le attività di lettura e scrittura, proposte dall’Università e sperimentate da noi docenti, debbano rientrare nel curricolo del primo biennio non solo perché rappresentano un valido strumento per accrescere le competenze di scrittura e di comprensione del testo, ma anche perché le studentesse e gli studenti si confrontano criticamente con le regole morfosintattiche”. A confermare quest’idea è la prof.ssa Sarnelli: “Quando due anni fa ho accettato di partecipare con una delle mie classi al Progetto “La statistica non è un azzardo” avevo il desiderio di migliorare le mie capacità didattiche e le conoscenze e competenze dei miei studenti per una matematica sempre meno fatta di esercizi ripetitivi e procedure meccaniche e maggiormente orientata a leggere la realtà, dunque una matematica del cittadino che potesse anche sviluppare capacità di risolvere problemi”. L’iniziativa si è presto diffusa tra gran parte degli insegnanti. Infatti le docenti, dopo aver seguito la formazione offerta dall’Orientale, hanno guidato e seguito altri colleghi nella somministrazione di alcune prove-esercitazione ai propri alunni. I risultati raccolti dalle sei docenti, poi, sono stati inviati all’università L’Orientale, con cui la scuola è a stretto contatto. Nel settembre 2016, infatti, le docenti de Lerma, Cuomo e Petito, accompagnate da alcuni alunni, hanno partecipato ad una conferenza all’Università, dove hanno presentato i risultati ottenuti dalle varie attività svolte. Le prove PISA 2018 si terranno ad aprile. A parteciparvi saranno studenti sorteggiati tra tutti i nati nel 2002, tra cui Sophie Sapio, II B, che afferma: “Ad essere sincera per queste prove ho un po’ d’ansia, perché è una grande responsabilità dal momento in cui so che il mio risultato graverà sulla media generale dell’Istituto; tuttavia credo sia un’esperienza da fare, la reputo molto stimolante”. Insomma, come è giusto che sia, c’è tensione tra gli studenti che prenderanno parte alle prove. Non ci resta quindi che augurare a tutti loro buona fortuna!