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Liceo Fermi e ISMed Cnr: Aversa e i suoi numeri, quando i dati raccontano il futuro di una città

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di Sara Della Corte

In un’epoca in cui il digitale è diventato dominante, la conoscenza si costruisce anche e soprattutto attraverso i dati. Da questa consapevolezza è nato il progetto innovativo promosso dal Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa in collaborazione con l’Istituto di Studi sul Mediterraneo (ISMed) del Cnr. Una convenzione firmata lo scorso marzo ha dato avvio al laboratorio “Urban Data Science per la Politica Locale”, un’esperienza formativa senza precedenti che ha coinvolto gli studenti in un percorso di ricerca scientifica applicata alla realtà demografica del proprio territorio.

Guidati dai ricercatori Luigi Guadalupi e Luigi Esposito e dalla docente tutor Annagrazia Rambone, gli studenti del terzo e quarto anno hanno raccolto, analizzato e interpretato dati ufficiali per tracciare un quadro dettagliato dell’andamento della popolazione aversana dal 1982 al 2025, proiettandosi poi con uno sguardo critico e consapevole fino al 2043. I numeri sono inequivocabili: Aversa ha subito un calo demografico significativo, passando da oltre 57.000 abitanti nel 1982 a 49.295 nel 2025, con una previsione di appena 42.000 residenti entro il 2043.

Contemporaneamente, l’indice di vecchiaia è aumentato drasticamente, segnalando una popolazione sempre più anziana, un tasso di natalità in calo e un ricambio generazionale sempre più difficile. Ma ciò che rende questo progetto davvero unico è l’approccio degli studenti: non si sono limitati a fotografare il problema, ma hanno proposto soluzioni concrete e innovative. Tra le idee emerse vi è la creazione di un’Unione dei Comuni dell’Agro Aversano, per rafforzare la cooperazione territoriale, ottimizzare i servizi, attrarre fondi europei e dare nuovo slancio al tessuto sociale ed economico del territorio.

Hanno inoltre suggerito politiche per il sostegno alla natalità, interventi di rigenerazione urbana, investimenti nella digitalizzazione e nei servizi per l’infanzia, senza dimenticare l’importanza di rendere Aversa attrattiva per i giovani, le famiglie e le imprese. “Non pensavo che dei semplici grafici potessero farmi capire così tanto su dove vivo e su cosa rischiamo di perdere”, racconta Martina, studentessa della 3H.

 Il laboratorio non è stato solo un esercizio scolastico, ma un vero e proprio esempio di cittadinanza attiva. Gli studenti hanno dimostrato come la scuola possa essere un laboratorio di pensiero critico e partecipazione, in cui le competenze digitali si fondono con la consapevolezza civica per affrontare le sfide del presente e del futuro.

Il “Rapporto sulla situazione demografica del Comune di Aversa”, elaborato con strumenti open-source e rigorose tecniche di visualizzazione e analisi, è la testimonianza concreta di un impegno profondo, serio e appassionato. Dietro quei grafici, quelle piramidi demografiche, quelle curve di regressione c’è il battito del futuro: una generazione che non si arrende all’evidenza del declino, ma che propone, studia, costruisce. Aversa ha bisogno di idee e di slancio, e i suoi giovani hanno dimostrato di essere all’altezza della sfida.

Questo progetto ci ricorda che i dati non sono solo numeri: sono storie, persone, possibilità. Ora che conosciamo i numeri, tocca a noi cambiare la storia. Perché il futuro di Aversa non è scritto nei grafici, ma nelle mani di chi ha il coraggio di sognarla diversa.