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Quando la tecnologia salva la vita: gli studenti del Liceo Fermi protagonisti al seminario sull’innovazione sanitaria grazie al centro di ricerca Kiranet

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di Lucia Campochiaro e Sara Della Corte

Martedì 25 febbraio gli studenti delle classi quinte dell’indirizzo Informatica del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa hanno vissuto un’esperienza che li ha proiettati nel futuro, grazie al seminario organizzato da Kiranet, un centro di ricerca accreditato dal Miur che da vent’anni si dedica all’innovazione in settori fondamentali come la sanità, il manifatturiero, l’aerospaziale e il ferroviario.

L’evento, primo di una serie di appuntamenti per celebrare il ventennale dell’azienda, ha rappresentato un’occasione preziosa di orientamento. Il mondo della scuola e quello del lavoro si sono intrecciati per offrire ai ragazzi una visione concreta delle opportunità che li attendono.

Ad aprire l’incontro è stato il referente delle attività, il professore Luca Ferri, che ha sottolineato l’importanza di un passaggio fluido e corretto dalla formazione all’occupazione, un percorso che deve essere improntato sulle attitudini e le aspirazioni degli studenti, affinché il loro futuro sia costruito su basi solide e consapevoli.

Cuore del seminario, la presentazione di Fidray, un dispenser automatico portatile per la gestione delle terapie farmacologiche domiciliari, un’innovazione che dimostra quanto la tecnologia possa diventare un alleato fondamentale per la salute. L’ingegnere Raffaele Chianese, direttore generale di Kiranet, ha spiegato come l’informatica possa essere il ponte tra tecnologia e medicina, aprendo le porte a soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita delle persone.

Gli ingegneri Simona Velotto e Gennaro Verde, insieme allo sviluppatore Raffaele Lucca, hanno illustrato nel dettaglio il funzionamento di questo dispositivo che nasce con un obiettivo chiaro: rendere più sicura ed efficace l’assunzione dei farmaci.

Fidray è dotato di quattordici scomparti chiusi da una serratura elettromeccanica, che si aprono solo negli orari stabiliti, impedendo qualsiasi errore nell’assunzione. Grazie a un sistema di espulsione automatica, il farmaco viene rilasciato in modo controllato e sicuro, mentre il paziente può gestire la terapia attraverso un’interfaccia intuitiva con tasti interattivi e assistenza vocale.

Ma il vero valore aggiunto è la connessione con una piattaforma digitale che permette di monitorare la terapia a distanza: il medico può verificare in tempo reale se il paziente sta seguendo correttamente la cura, e l’app collegata consente di impostare dosaggi, segnalare allergie e raccogliere dati vitali.

Un’innovazione che non è solo tecnologia, ma un vero e proprio aiuto concreto per chi, ogni giorno, deve affrontare la gestione di una terapia.

Dopo una presentazione dettagliata, gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre domande agli esperti e di scoprire da vicino come l’informatica, unita alla tecnologia, possa giocare un ruolo cruciale in ambito sanitario. Questo momento di interazione ha permesso ai ragazzi di comprendere l’importanza di innovare e di fare ricerca per migliorare la qualità della vita delle persone.

Il seminario si è concluso con una promessa: quella di organizzare futuri incontri, focalizzati sullo sviluppo di attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), per offrire una formazione ancora più mirata e specifica. Un esempio concreto di come la collaborazione tra scuola, università e aziende possa non solo arricchire il percorso di crescita degli studenti, ma anche rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.

Questa iniziativa di Kiranet rappresenta un modello di sinergia che, speriamo, possa essere replicato in futuro. È un chiaro esempio di come la ricerca, l’innovazione e l’impegno sociale possano dare vita a soluzioni concrete, promuovendo una crescita sostenibile per tutti.